Una stravagante casa nel bosco, ormai abbandonata, è abitata solamente dai ricordi e dai segreti della famiglia Finch. Il giocatore la raggiunge nei panni di Edith, ormai diciassettenne, che dopo la morte della madre decide di ritornare nell’abitazione lasciata sei anni prima dopo l’improvvisa morte del fratello Lewis (1988-2010). È così che si presenta What Remains of Edith Finch, un’avventura narrativa sviluppata da Giant Sparrow e pubblicata da Annapurna Interactive che punta a far luce sulla storia dei Finch e sulla loro terribile maledizione.
Nei panni di Edith, figlia di Dawn (1968-2016) e pronipote di Edie (1917-2010), il nostro obiettivo è esplorare le varie stanze della casa di famiglia per scoprire progressivamente le varie storie dei suoi membri. Ciò che andremo a rivivere nelle circa due ore e mezza di gioco, in particolare, saranno gli ultimi istanti di vita dei familiari di Edith, che grazie a documenti, lettere, fotografie e confessioni riuscirà a scoprire qualcosa di più sulla maledizione che attanaglia i Finch da molto prima del loro arrivo negli Stati Uniti.
È grazie a essi che, progressivamente, l’utente viene catapultato in situazioni e contesti sempre diversi. Risalendo e riscendendo l’albero genealogico, Edith ripercorre la storia della sua famiglia, con il giocatore che si ritrova a sperimentare dinamiche di gioco sempre diverse.
Nonostante la longevità molto coincisa, di fatto, le parole d’ordine di Giant Sparrow sono varietà, creatività e originalità: degli elementi che insieme rendono la narrazione di What Remains of Edith Finch sublime e affascinante.
Una narrazione unica, misteriosa e surreale, che prende vita nei corridoi e nelle stanze della villa dei Finch. Ogni camera, ogni oggetto, ha una propria personalità, una propria storia: ogni luogo racconta qualcosa del passato della famiglia. A risaltare sono soprattutto le camere da letto, ormai sigillate da Dawn, che dopo la morte di Lewis le ha chiuse per sempre, come se temesse che la verità e i suoi segreti potessero uscire da lì.
Ognuna è arredata in base al carattere e alle passioni del suo proprietario. La stanza di Barbara (1944-1960) è ricca di oggetti di scena e di riconoscimenti per il suo passato nel cinema. Quella di Milton (1992-2003) è un piccolo studio d’arte. Quella di Sam (1950-1983) e Calvin (1950-1961) è da un lato una piccola navicella spaziale e dall’altro un fortino dell’esercito. Ogni camera riporta Edith in un’epoca diversa, facendole rivivere degli sprazzi della storia della casa e degli eventi che hanno portato alla morte dei suoi abitanti.
Il tutto poi è accompagnato da alcune scelte di design incredibilmente geniali, come quella di posizionare le righe di testo direttamente nel mondo di gioco, con le scritte che appaiono e scompaiono in maniera dinamica nel cielo, sulla copertina di un libro, sul davanzale del comodino o sulla parete del muro.
Giant Sparrow ha svolto un lavoro ineccepibile anche sotto il profilo artistico. What Remains of Edith Finch è visivamente splendido, con una palette cromatica che varia in base all’epoca e alla storia che sta scoprendo Edith, con anche le musiche (sempre eccezionali) che si adattano al contesto e al periodo storico. La villa poi è semplicemente stupenda: gli ambienti sono affascinanti e ricchi di ricordi, con ogni elemento che è in armonia con il resto della casa.
Insomma, What Remains of Edith Finch è un’opera speciale. Quello sviluppato da Giant Sparrow non è solo un walking simulator. È il viaggio di Edith nel passato della sua famiglia, alla ricerca di quella verità che la madre Dawn ha cercato di celare dietro alle porte cementificate. È il viaggio del giocatore nei pensieri di Edith, nelle sue opinioni, paure e desideri sul suo passato e sul suo futuro. Il tutto per capire, alla fine, cosa ne è rimasto.
E voi, conoscevate What Remains of Edith Finch? Cosa ne pensate dell’avventura narrativa pubblicata da Annapurna Interactive? Fatecelo sapere sulla nostra pagina Instagram! E non dimenticate di continuare a seguirci qui sulle pagine di Nasce, Cresce, Respawna per rimanere sempre aggiornati su tutto il mondo del gaming. Se l’articolo vi è piaciuto, leggete anche:
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