HBO ha ufficialmente cancellato “Westworld“, nonostante fosse stato annunciato un quinto capitolo conclusivo. La popolare serie tv di stampo fantascientifico si fermerà quindi con la sua quarta stagione.
È una notizia che ha del clamoroso quella della cancellazione, da parte del canale HBO, di uno dei prodotti seriali più apprezzati degli ultimi anni. Clamorosa, sì, ma non del tutto inaspettata. Perché a dispetto di una prima stagione folgorante (2016) “Westworld” aveva incontrato davanti a sé un procedere in lento declino. Come rivelato in un’intervista poco tempo fa, i creatori Lisa Joy e Jonathan Nolan – fratello del famoso regista – speravano di concludere la loro ambiziosa storia con una quinta stagione. A quanto pare però le speranze non sono state accolte, data la scelta finale di HBO nel non rinnovare la serie.
La quarta stagione di “Westworld” si era conclusa, negli Stati Uniti, a metà dello scorso agosto. Da allora l’attesa di un rinnovo aveva coinvolto fan della serie e addetti del settore. Un’attesa certamente carica di dubbi, considerando anche i precedenti: nel caso delle prime tre stagioni, HBO aveva sempre rinnovato la serie durante la sua messa in onda. Inoltre i nuovi piani societari, a seguito della fusione tra Warner Bros. (a cui fa capo HBO) e Discovery, avevano nel frattempo contribuito a creare un terreno ancora più incerto. Per quanto preceduta da chiari segnali negativi, dunque, la notizia ufficiale della cancellazione di “Westworld” solleva comunque un certo clamore.
Se da una parte la cancellazione di “Westworld” fa indubbiamente parlare di sé, dall’altra è inevitabile chiedersi i motivi dietro tale decisione. Il drama sci-fi, durante le sue quattro stagioni, ha conosciuto non pochi cambiamenti, sia in termini narrativi che di qualità. Appare forse indubbio affermare che il suo apice sia stato l’esordio, una stupefacente prima stagione trainata dalla presenza di Anthony Hopkins. L’uscita di scena di quest’ultimo, insieme ad una narrazione più fiacca, dalla seconda stagione hanno contribuito ad abbassare i termini della ricezione.
Dati alla mano (forniti ancora da The Hollywood Reporter), la prima stagione di “Westworld” si era attestata intorno ad una media di 1.8 milioni di spettatori per episodio, che salgono a 12 considerando le seconde visioni e quelle in piattaforma. Se andiamo invece a prendere in esame la ricezione della quarta stagione, i numeri sono impietosi: una media complessiva di 4 milioni (ridotta quindi ad un terzo), a fronte di un costo di ben 160 milioni di dollari. Facendo due conti, è facile capire come il fattore economico abbia pesato pesantemente insieme al drastico calo di spettatori. Una situazione resa ancora più complicata dal debutto in casa HBO di “House of the Dragon” (29 mln di spettatori in media), e dall’arrivo dal prossimo gennaio dell’attesissima “The Last of Us“. Titoli che mirano a diventare i prodotti di punta della piattaforma, garantendole al contempo minori rischi finanziari.
Insomma un quadro del genere ha probabilmente decretato da ultimo la fine di “Westworld“. Ma, chissà, nell’industria audiovisiva odierna nulla muore mai davvero.
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