Vi siete mai domandati perché le dita si raggrinziscono in acqua? Approfondiamo la questione. Questo fenomeno è una risposta del sistema nervoso autonomo e rappresenta un adattamento evolutivo. Ma quali benefici potrebbe comportare?
Quando immergiamo le dita nell’acqua, la pelle si raggrinzisce in risposta a una vasocostrizione indotta dal sistema nervoso autonomo. Questo fenomeno è stato studiato e spiegato dai ricercatori del National University Hospital di Singapore. La vasocostrizione riduce il volume di sangue nei polpastrelli, causando il raggrinzimento della pelle. In passato, si credeva che l’acqua penetrasse nell’epidermide, gonfiando le cellule e causando le rughe. Ora sappiamo che il processo è regolato dal sistema nervoso autonomo.
Questo raggrinzimento non è solo un fenomeno curioso, ma ha anche applicazioni pratiche. Può infatti essere utilizzato per valutare la funzionalità del sistema nervoso. In pazienti con lesioni nervose, soprattutto quelli che non possono seguire istruzioni, come bambini o pazienti incoscienti, come riportato da GeoPop, si può osservare se la pelle raggrinzisce quando immersa in acqua per valutare la funzione nervosa.
Un altro aspetto interessante è che la velocità del raggrinzimento varia con la temperatura dell’acqua. Studi, come quello pubblicato nel 1997 sul Journal of Hand Surgery, hanno dimostrato che la pelle raggrinzisce più rapidamente in acqua calda rispetto a quella fredda.
Il raggrinzimento è stato oggetto di diverse teorie, una delle quali è la teoria evolutiva. Uno studio del 2011 ha suggerito che il raggrinzimento delle dita possa rappresentare un vantaggio evolutivo. Le rughe che si formano sulle dita immerse in acqua potrebbero servire come una sorta di rete di drenaggio. Essa accelererebbe l’allontanamento dell’acqua dalla superficie delle dita, migliorando l’attrito con gli oggetti in ambienti umidi. Immagina di dover afferrare un oggetto con dita lisce: potrebbe scivolare facilmente. Con le dita rugose, invece, la superficie diventa più ruvida, migliorando la presa, simile a come il battistrada di una gomma migliora la trazione su una strada bagnata.
Questa teoria è stata supportata da un articolo del 2013, in cui si è dimostrato sperimentalmente che le capacità di manipolazione degli oggetti con le dita rugose in acqua erano superiori rispetto alle dita lisce.
Tuttavia, un articolo del 2014 ha contraddetto questa teoria. In questo studio, sono stati effettuati test simili a quelli del 2013 per valutare la differenza tra l’attrito in acqua e le capacità tattili con le dita rugose e non. I risultati non hanno mostrato differenze significative, smentendo la teoria evolutiva.
Anche se le cause esatte del raggrinzimento delle dita non sono del tutto chiare, questo fenomeno continua a stimolare l’interesse scientifico e fornisce spunti per ulteriori ricerche nella biologia e nell’evoluzione umana.
Crediti immagine: Pexles
Per altre notizie simili continua a leggere su Nasce,Cresce,Ignora.
In occasione dei 30 anni di PlayStation, GameStop ha organizzato un evento imperdibile per l'occasione…
Al termine di Italia-Francia, conclusasi 1 a 3 per gli ospiti, è stato intervistato in…
Stando a quel che dice il capo dello studio, Hidetaka Miyazaki, FromSoftware ha già avviato…
Le urne di Nyon hanno parlato: oggi, nel cuore del quartier generale svizzero della UEFA,…
Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha intrapreso una battaglia legale contro Google dove…
I Golden Joystick Awards 2024 si sono conclusi, celebrando il meglio del panorama videoludico mondiale.…