di Lorenzo Ruggieri
Cagliari, 1969. In tutta Italia, sin dal dopo guerra, si respira voglia di rinascita e rivalsa. Lo scenario si sposa perfettamente con le ambizioni di un club storicamente altalenante ma reduce da uno straordinario secondo posto in Serie A, alle spalle della Fiorentina. Traguardo merito (anche) del tecnico Scopigno, un uomo mite e ago della bilancia di uno spogliatoio unito, in cui spicca la personalità di Gigi Riva. Il futuro del calciatore però, sarebbe potuto essere lontano dalla Sardegna; infatti, su di lui era forte l’interesse della Juventus, ma Angelo Moratti impedì il trasferimento in una maniera piuttosto “contorta”…
Cagliari, Riva e… Angelo Moratti
Recentemente, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Massimo Moratti ha ripercorso la vita sportiva e non di suo padre Angelo. Proprio al tramonto del sesto decennio del novecento, l’imprenditore lombardo decide di lasciare la presidenza dell’Inter, club con il quale è giunto fin sul tetto del mondo (vincendo Coppa dei Campioni e Intercontinentale). Moratti, però, è a capo di una ricchissima società dedita alla raffinazione del petrolio, con sede proprio a Cagliari: la Saras. Ecco perché può non apparire del tutto illogico l’ingresso del capostipite della famiglia tra i soci del club del capoluogo sardo.
Angelo Moratti, però, decide di agire dietro le quinte, lasciando la presidenza al politico Efisio Corrias, anche se in realtà, la sua longa manus si rivela determinante per i successi futuri del Cagliari. L’uomo di punta del club, come già detto, risponde al nome di Gigi Riva, soprannominato “Rombo di Tuono” per la sua strapotenza fisica e tecnica; caratteristiche che lo hanno consegnato alla storia come un attaccante molto prolifico. All’alba della stagione 1969-70, Riva si presenta da capocannoniere della Serie A in carica e con diverse squadre pronte a contenderselo a suon di miliardi di lire.
Riva alla Juventus: un accordo che non s’ha da fare
Una di queste è la ricchissima Juventus, reduce da un deludente quinto posto in campionato. E per tornare ai fasti di un tempo, l’Avvocato Gianni Agnelli, proprietario della Fiat e del club bianconero, decide di lanciarsi in una ricchissima campagna acquisti estiva. A Torino approdano Furino, Cuccureddu, Vieri (padre di Christian, detto Bobo), ma sfugge il colpo più atteso; tra gli oggetti del desiderio dell’imprenditore, infatti, figura anche Riva, la cui trattativa con il Cagliari risultava destinata ad andare in porto.
Lo scenario però cambia drasticamente con l’avvento di Angelo Moratti in Sardegna. Memore dei tanti scontri con Agnelli ai tempi dell’Inter, Moratti pone il veto sulla cessione di Riva, respingendo l’offerta dei bianconeri. Informato dai dirigenti sardi il giorno successivo, l’Avvocato non si oppone, comprendendo sia la situazione, che l’identità di chi ha “orchestrato” questo clamoroso dietrofront.
Insomma, una storia a lieto fine per i tifosi sardi, che si è conclusa con la vittoria dello Scudetto da parte dei rossoblù in quella stagione. Per onor di cronaca, Riva restò fedele alla maglia del Cagliari fino al giorno del ritiro ed è ancora oggi ricordato come una bandiera dai tifosi del Casteddu. Per essere sempre aggiornato sulle news provenienti da tutto il mondo continua a seguirci su Nasce, Cresce, Calcia.
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