Scuola (@Pixabay)
Accade a Brescia, dove un Istituto Comprensivo ha inviato una circolare alle famiglie in cui si spiegava che d’ora in poi sarà necessario presentare una richiesta formale per portare a casa le verifiche. Oltre alla richiesta formale sarà necessario allegare un pagamento.
Anche se spesso le scuole “chiudono un occhio”, le verifiche sono atti ufficiali e pertanto non si potrebbero portare a casa né fotografare. L’Istituto comprensivo Nord 2 di Brescia ha inviato a 1.600 famiglie una circolare in cui si spiega il nuovo sistema, che implica un pagamento.
Prima di tutto sarà necessario inviare una richiesta formale compilando un modulo, solo successivamente si potrà procedere al pagamento. Il costo andrà da 0,25 a 1 euro per ogni pagina in formato A4. La decisione ha provocato malumori tra le famiglie, che denunciano una burocrazia eccessiva.
Le scuole coinvolte sono le primarie Sauro, Arici, Alighieri e Quasimodo e le secondarie Virgilio e Pirandello.
Dall’istituto precisano che “sarà sempre possibile la visione degli elaborati originali durante i colloqui individuali” come sempre, in modo totalmente gratuito.
Inoltre, per venire incontro alle famiglie, il preside ha previsto l’invio di un solo accesso agli atti con validità annuale, in cui si possono indicare tutte le materie di cui si vogliono consultare le prove scritte.
Un’importante questione che resta da affrontare riguarda il nodo burocratico delle segreterie, che potrebbero trovarsi sommerse di richieste e, di conseguenza, i tempi di risposta rischiano di essere troppo lenti rispetto al dinamismo del percorso formativo.
Chiaramente, trattandosi di atti amministrativi, soggetti ai principi di trasparenza, a fronte di una richiesta formale le copie delle verifiche devono essere fornite, anche se l’augurio è quello di proseguire con i canali informali.
Fonti: TgCom24, Corriere della Sera e Normativa Inclusione.
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