Il ciclo mestruale alle volte può risultare molto doloroso per le donne. In Italia, in assenza di una legge che regoli e tuteli chi soffre per questo problema, alcune aziende stanno andando incontro alle donne. Un esempio lampante arriva dalla società Ornesani di Venezia.
Come riporta “La Nuova Venezia“, la società veneta ha deciso di concedere un giorno al mese di assenza retribuita per chi soffre di endometriosi. La malattia cronica colpisce le donne in età fertile, provocando forti dolori, infiammazioni, cicatrici durante il ciclo mestruale, dolori durante i rapporti sessuali e infertilità.
In Italia le ragazze e le donne che soffrono di questa malattia sono circa 3 milioni, e in mancanza di leggi di tutela l’esempio della Ornesani è da ammirare. Il congedo mestruale verrà concesso sull’assoluta fiducia che c’è tra dipendente e azienda. Le lavoratrici non dovranno presentare nessun certificato medico, né ottenere l’autorizzazione del capo di reparto, tutto ciò per rispettare la loro privacy.
L’Ornesani su Linkedin ha scritto: “Nel gruppo Ormesani il 57% delle risorse è donna. Metà dei ruoli di vertice è ricoperto dalle donne. Per questo motivo abbiamo deciso di sostenerle, garantendo un giorno al mese di permesso retribuito. Vogliamo essere d’esempio per le altre aziende italiane. Ormesani crede nelle donne”. Inoltra a favore delle donne dell’azienda “metterà a disposizione assorbenti gratuiti”.
L’Ornesani non è la prima società in Italia ad adottare una soluzione del genere, ma ha preso spunto dalla Traininpink. La titolare dell’azienda, Carlotta Gagna su Linkedin ha spiegato: “Soffro di sindrome dell’ovaio policistico e so cosa significa dover lavorare quando si è piegate in due dal dolore durante il ciclo. Purtroppo la situazione in Italia è ferma. Per questo, in Traininpink, abbiamo deciso di fare qualcosa di concreto per le nostre dipendenti”.
In Europa il Paese messo meglio sotto questo punto di vista è la Spagna. A maggio del 2022 il governo spagnolo ha approvato la proposta che prevede il congedo mestruale a livello nazionale, anche se ancora non è stata adottata.
Nel Mondo i Paesi che hanno già delle leggi del genere sono il Giappone, addirittura dal lontano 1947 e l’Indonesia dal 1948. Un dislivello incredibile, che dovrebbe portarci a riflettere per quale motivo siamo ancora così in ritardo.
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