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Venerdì 13, dalla storia alla religione: le origini del giorno sfortunato per eccellenza

di Alessandro Lucchini

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Tutti noi, almeno una volta nella vita, abbiamo sentino accostare venerdì 13 con la sfortuna, nonostante sia principalmente una tradizione estera. In Italia infatti tiene maggiormente banco il classico “Venerdì 17”. E magari, molti si sono lasciati condizionare da questa superstizione, evitando o rimandando impegni potenzialmente “rischiosi”. Ma, sebbene sia ben noto che venerdì 13 sia un giorno sfortunato, non tutti conoscono le origini di questa credenza. Andiamo a vederle nel dettaglio…

La sfortuna del numero 13

Prima di iniziare, vogliamo precisare subito che non c’è un’origine univoca e certificata storicamente. Ciò che andremo a riportare sono, per lo più, leggende, storie e ipotesi.

Per comprendere cosa c’è veramente al principio di questa superstizione, possiamo scomporre il binomio “venerdì 13”, analizzando singolarmente i due fattori. Partendo dal numero, ci sono diverse evidenze, sparse nella linea temporale storica della civiltà umana, che attribuiscono al 13 un’accezione negativa. Tra le più accreditate, vi è quella della mitologia scandinava: l’equilibrio dei 12 semidei fu intaccato dall’arrivo del tredicesimo, Loki, l’unico ad avere un atteggiamento crudele verso gli umani. Anche ricercando nella Bibbia possiamo trovare dei riferimenti a questo numero: nell’ultima cena di Gesù, erano presenti i 13 commensali, il tredicesimo era Giuda.

Ma probabilmente, le origini che legano la sfortuna a questo numero risalgono a molti secoli prima; Assiri e Babilonesi, considerando il 12 come il numero perfetto, pensavano che il 13 portasse sfortuna.

Venerdì, il giorno nefasto

Per comprendere l’ostilità verso il venerdì, dobbiamo ricorrere all’aiuto delle religioni. Secondo il cristianesimo, infatti, il venerdì è direttamente collegato alla crocifissione di Gesù. Mentre nell’Islam, corrisponde al giorno in cui Adamo ed Eva mangiarono il frutto proibito.

Anche i romani non vedevano di buon occhio il venerdì, pensavano che i figli concepiti in questo giorno avrebbero avuto una vita difficile. Più recentemente poi, alcuni collegano la data all’inizio della persecuzione dei templari, nei primi anni del 1300. L’ordine infatti fu sciolto ed i suoi membri torturati e uccisi quasi in blocco. E pare che l’apice della “caccia” fu proprio di venerdì 13.

Venerdì 13: dalla cultura pop ad oggi

Senza ombra di dubbio però, questa superstizione è stata amplificata da alcuni film che sono entrati prepotentemente nella nostra cultura popolare: “Friday the 13th” su tutti, il celebre film uscito negli anni ’80 ha dato vita ad un vero e proprio filone commerciale, costellato di sequel, fumetti, merchandising e molto altro.

Oltre a ciò, nel corso della storia contemporanea, in questo fatidico giorno, si sono verificati alcuni fatti che hanno incrementato questa credenza. Tra i più recenti possiamo citare il tragico incidente della Costa Concordia, avvenuto venerdì 13 gennaio 2012; oppure la scomparsa del noto e tanto amato rapper statunitense Tupac Shakur, avvenuta venerdì 13 settembre 1996.

In conclusione, quindi, abbiamo visto come non ci sia una fonte univoca sicura, ma certamente la diffidenza e la superstizione nei confronti di questa data è ormai radicata nella nostra società.

 

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