La nuova mappa di Warzone, Caldera, farà la sua comparsa sui nostri schermi l’8 dicembre. Con sé porterà la Season one dell’integrazione con Vanguard. Una vera e propria rivoluzione si affaccia sul titolo che, sin dal primo lock down, ha fatto breccia nei nostri cuori, donandoci immense gioie e non risparmiandoci grandi dolori. È tempo di cambiamenti, è tempo di tornare alle origini, al Secondo conflitto mondiale, è tempo di gettarci nel nuovo scenario sperduto nell’oceano Pacifico. Ma per lanciarsi in una nuova avventura è indispensabile essere provvisti dei giusti strumenti.
Come molto già sapranno, due armi dell’arsenale di Vanguard sono disponibili, già da ora, in Warzone. L’STG-44 e, l’iconico, M1 Garand (col suo indimenticabile “ding!”), sono a disposizione di tutti coloro che hanno concluso il Battle pass finale di Black Ops Cold War. Ma, nonostante si tratti di due ottime armi, non spiccano particolarmente tra quelle già disponibili in Warzone. Nell’attesa del lancio del nuovo scenario, però, alcuni “ferri del mestiere” si sono fatti notare per le loro capacità. Eccoli con i loro loadout più indicati, in previsione dell’imminente collegamento tra i due sparatutto!
La mitica Tommy gun, la preferita di tutti i gangster, non smette di ricordarci quanto sia bella e funzionale. Certo, è molto più difficile controllarla rispetto all’altrettanto popolare MP40. L’M1928 è una mitraglietta che offre un rapidissimo rateo di fuoco abbinato ad un buon potenziale di danno, il tutto condito da una proverbiale abbondanza di proiettili nel caricatore. L’ideale per ripulire l’interno di un edificio, indicatissima per gli scontri in close-range, un autentico sgrassatore!
Un solido fucile d’assalto capace di offrire garanzie sulla media distanza, stabile, sicuro e deciso. Riesce a mantenere un’ottima mobilità abbinata ad un buon danno, un’arma equilibrata. Un compagno fedele, appunto, nelle scampagnate sul Pacifico.
Un altro fucile d’assalto granitico, un’arma in grado di far paura ai malcapitati che se la ritrovano spianata in faccia. Una soluzione che chiunque deve tenere in considerazione, vale assolutamente la pena livellarla. Schierabile in Vanguard anche solo con un mirino Reflex, in Warzone renderà meglio con uno zoom più importante.
Affidabilissima mitraglietta proveniente dall’estremo Oriente. Un’elegante macchina di morte che porta impresso il Kanji dell’Imperatore. Sin dai tempi di Call of Duty WW2 già tra gli strumenti più apprezzati a disposizione dei gamer. Si rivela essere in Vanguard una delle SMG più versatili ed affidabili. È vero non la più potente, ma a cosa serve avere in mano un lanciamissili se poi risulta essere ingovernabile?
Vanguard ci offre una potente mitragliatrice leggera, un’arma in grado di respingere ondate su ondate di nemici grazie alla splendida stabilità e alla sua governabilità. Non avremo a disposizione un rateo di fuoco spaventoso, ma in compenso non saremo obbligati ad impazzire nel tentativo di contrastare un rinculo feroce.
Potrebbe sembrare una scelta audace o, quanto meno, coraggiosa, ma la Machine Pistol riesce ad essere una vera manna dal cielo nelle corte distanze. Come già in passato le Diamatti, o prima ancora le Renetti, anche nel nuovo capitolo le pistole automatiche sono la più compatta soluzione per gli incontri ravvicinati spiacevoli.
Fa il suo ingresso nella nostra lista un’altra bocca da fuoco giapponese. Ci spostiamo questa volta verso le lunghe distanze. Il Type 99, anche lui già dai precedenti titoli una garanzia di affidabilità e precisione. Utile in Vanguard per i ricognitori che non rinunciano ad un approccio più aggressivo.
Ci teniamo a ricordare che spesso le armi, nel passaggio dai titoli di appartenenza a Warzone, subiscono delle variazioni. Non è garantito, ovviamente, che questi restino a lungo i migliori loadout, ma per cominciare restano delle valide scelte.
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di Vincenzo Del Bello
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