Ospedale (@Shutterstock)
Il vaiolo delle scimmie corre veloce, solo in Italia sono 505 i casi confermati, in rapido aumento di giorno in giorno. Il Ministero della Salute, per mettere in guardia la popolazione, ha emanato le linee guida per cercare di contrastare la malattia.
Come riporta la circolare del Ministero della Salute, le linee guida riguardano la segnalazione dei casi e come comportarsi in caso si contragga la malattia.
Il Ministero spiega: “I contatti stretti devono essere identificati il prima possibile e informati della loro esposizione e del rischio di sviluppare l’infezione. Per i contatti con esposizioni a basso rischio è possibile adottare la sorveglianza passiva, autocontrollarsi e informare il proprio medico di famiglia”.
La circolare continua: “I contatti asintomatici che controllano adeguatamente e regolarmente il loro stato possono continuare le attività quotidiane di routine, la quarantena non è necessaria”.
Diversa la situazione per chi ha avuto maggiori contatti con gli infetti: “Per i contatti stretti è indicato di evitare di donare sangue, cellule, tessuti, organi, latte materno o sperma mentre sono in regime di sorveglianza. L’auto-monitoraggio prevede il controllo della febbre o di altri sintomi come il mal di testa, mal di schiena, linfoadenopatia, eruzione cutanea da causa sconosciuta nei 21 giorni dall’ultima esposizione”.
Chi ha contratto la malattia deve: “Astenersi dalle attività sessuali per 21 giorni dopo l’ultima esposizione; igiene delle mani e respiratoria; evitare il contatto con persone immunocompromesse, bambini sotto i 12 anni e donne in gravidanza per 21 giorni dopo l’ultima esposizione; evitare il contatto stretto diretto con animali, inclusi gli animali domestici, per 21 giorni dopo l’ultima esposizione”.
In casi eccezionali, la circolare spiega: “In specifici contesti ambientali ed epidemiologici, sulla base delle valutazioni delle autorità sanitarie, potrebbe essere richiesta l’applicazione di misure quarantenarie”.
Nella circolare, il Ministero della Salute ha parlato delle probabili vaccinazioni contro il vaiolo delle scimmie: “Apposite indicazioni sulla strategia di vaccinazione in Italia contro il vaiolo delle scimmie saranno fornite con successiva pubblicazione”.
La Regione Lazio, sul suo sito, ha spiegato come funzionerà il vaccino: “Si prevede una prima dose e un richiamo da somministrare dopo un intervallo di 2-3 mesi”. L’istituto per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma si è subito proposto per diventare il centro vaccinale per il vaiolo delle scimmie della Regione.
La vaccinazione partirà appena arriveranno le linee guida definitive del Ministero per la campagna vaccinale. Perché il vaiolo delle scimmie fa sempre più paura.
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