Giudice, processo
Un uomo in Texas è stato condannato a risarcire l’ex fidanzata per revenge porn con una cifra davvero astronomica. Parliamo di ben un miliardo e duecentomila dollari. Il revenge porn è l’illecita pratica di diffondere video o immagini intime senza il consenso della persona ritratta. Si tratta senza ombra di dubbio di un caso importante nella lotta a questo fenomeno meschino e tremendamente diffuso.
Come riportato da Open il tribunale di Houston, in Texas, ha condannato con il pugno di ferro un uomo resosi protagonista di una tremenda vicenda di revenge porn. Il tutto, avvenuto tra il 2021 e il 2022, aveva letteralmente cambiato la vita della ragazza vittima dell’accaduto. La coppia aveva intrapreso una relazione nel 2016. Dopo la loro rottura l’uomo aveva deciso di condividere le immagini intime dell’ex partner online. Per farlo era stata utilizzata anche una cartella Dropbox accessibile al pubblico, così da poter mostrare il materiale scottante anche alla famiglia di lei, agli amici e ai colleghi di lavoro.
L’uomo avrebbe tentato di minare ulteriormente la privacy della ragazza, tentando di spiarla tramite un accesso non autorizzato al telefono. Non solo: l’ex fidanzato avrebbe anche violato il sistema di telecamere di casa della vittima. Non contento avrebbe pure confessato il suo gesto tramite telefonate e messaggi minatori e ossessivi verso la donna. Fra i tanti si può leggere “Passerai il resto della tua vita cercando di cancellarti da Internet. Tutti quelli che incontrerai ascolteranno la storia e andranno a cercarti. Buona Caccia“.
Il revenge porn in Texas è considerato reato dal 2015. Ecco perché il tribunale di Houston, incaricato di seguire la vicenda, ha deciso per una condanna esemplare: un miliardo e duecentomila dollari di risarcimento del danno. Una cifra decisamente superiore a quella richiesta dai legali della vittima, ossia cento milioni di dollari. “Speriamo che l’incredibile cifra del verdetto invii un messaggio di deterrenza e impedisca ad altri di rendersi protagonisti di questa spregevole attività“. Queste le parole con cui l’avvocato della donna ha commentato la vicenda. “Spesso è difficile che si arrivi a una sentenza penale in questi casi, ma il verdetto compensativo restituisce alla vittima la sua dignità“.
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