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USA, minaccia una sparatoria di massa: arrestato un bambino di 10 anni

di davide gerace

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Aumenta il timore di nuove stragi negli USA. I riflettori in questo momento sono accesi sui massacri di Buffalo e Uvalda, dove hanno perso la vita rispettivamente 10 e 21 persone innocenti. Entrambi gli attacchi sono avvenuti a distanza di pochi giorni. L’allerta quindi è ai massimi livelli e nelle ultime ore la polizia ha arrestato addirittura un bimbo di 10 anni che minacciava una nuova strage.

Messaggi incriminanti

Come racconta il New York Post, un ragazzino di 10 anni è stato arrestato per aver minacciato una strage. Il bambino in questione. frequenterebbe la Patriot Elementary School di Cape Coral, capoluogo della Contea di Lee, in Florida.

Il bimbo avrebbe minacciato la presunta strage tramite dei messaggi, anche se non è chiaro su quale piattaforma, mandati alla sua stessa scuola, che poi ha denunciato tutto. Da qui nascono le indagini, che hanno portato all’identificazione e all’arresto del ragazzino.

La stessa polizia ha anche spiegato come le minacce non fossero concrete, indicandola come una “fake strage”. Tutto questo però non ha fermato le forze dell’ordine, che hanno lo stesso arrestato il bambino. Lo sceriffo Carmine Marceno su Facebook avrebbe scritto: “Non è il momento di fare i piccoli delinquenti, non è divertente. Questo bambino ha minacciato e ora ne paga le conseguenze”.

Lo sceriffo sui social ufficiali della stazione di polizia di Cape Coral avrebbe pubblicato addirittura il video dell’arresto aggiungendo: “Il comportamento di questo studente è disgustoso, soprattutto dopo la recente tragedia di Uvalde, in Texas. Assicurarsi che i nostri figli siano al sicuro è fondamentale. Avremo legge e ordine nelle nostre scuole! Il mio team non ha esitato un secondo”.

 

rapina

Polizia (@Shutterstock)

USA: problema arresti tra i minori

Dopo il video postato dallo sceriffo Marceno, non sono mancate le reazioni degli utenti. Molte le critiche ricevute dalla polizia, soprattutto per la scelta di pubblicare il filmato dell’arresto del bambino. Altri invece, hanno appoggiato l’operato delle forze dell’ordine.

Se le stragi armate negli USA sono un problema grave, non sono certamente l’unica questione da risolvere. Come racconta l’Huffington Post in un articolo del 2019, tra il 2013 e il 2019, la polizia ha arrestato circa 30mila bambini under 10. Un numero impressionante. A rendere ancora più grave la situazione basta guardare l’indicazione del Governo statunitense, che ha fissato come limite minimo per l’arresto, 10 anni.

In almeno 20 Stati, però, si decide caso per caso da quale tribunale deve essere giudicato il minore e di solito quello normale prevale su quello minorile. Nel rapporto dei crimini minorili stilato dall’FBI, sono circa 230mila i ragazzini arrestati di età compresa tra i 10 e i 12 anni. Tra i crimini più comuni ci sono taccheggio e atti vandalici. Pochi invece i provvedimenti nei confronti degli agenti, che alle volte abusano troppo del loro “potere”.

Uno dei casi più noti risale a circa 3 anni fa, quando un poliziotto di Orlando all’epoca arrestò 2 ragazzini di 6 anni. L’agente completò alla perfezione tutta la procedura del caso, manette, foto segnaletica, impronte digitali ecc. Il capo d’accusa? Atti di violenza. Peccato che i familiari stessi dei bambini spiegarono che uno dei due soffriva di disturbi psichici certificati. L’agente alla fine venne licenziato, ma il problema resta.

Un problema gravissimo, che sembra peggiorare di anno in anno.

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