La censura dei libri negli Stati Uniti è una questione che negli ultimi anni sta diventando sempre più estesa, in particolare negli Stati più conservatori. Secondo i report più recenti, pubblicati dall’organizzazione “PEN America“, tra luglio e dicembre 2022 c’è stata una censura di 874 libri scolastici, coinvolti in 1.477 istanze. Si tratta di un trend in crescita rispetto al semestre precedente.
A tutti questi casi si aggiunge quello che ha coinvolto recentemente un distretto scolastico dello Utah, che ha censurato la Bibbia dopo una serie di segnalazioni da parte dei genitori. Vediamo i dettagli, come riportati da SkyTG24…
La “Davis School District” è un distretto scolastico a nord di Salt Lake City, nello Utah; a causa di alcune segnalazioni da parte dei genitori, una commissione composta da questi ultimi e da insegnanti, si è pronunciata in maniera critica nei confronti di alcuni passaggi del testo sacro, ritenuti troppo volgari e violenti. Purtroppo, la commissione non ha rivelato con precisione i versi incriminati.
Il risultato è stato quello di vietare il libro in questione all’interno delle scuole elementari e medie del distretto. Un destino simile aveva già coinvolto la Bibbia e persino l’edizione illustrata del “Diario di Anna Frank” nel “Keller Independent School District”, in Texas.
I bersagli prediletti, tuttavia, da parte sia dei genitori che degli insegnanti (ma non solo, come vedremo), sembrano essere i testi che trattano di razzismo e/o tematiche LGBTQIA+; in generale tutte quelle opere che vengono fatte rientrare nella generica etichetta di “Woke“.
Non si tratta tuttavia solamente di iniziative di singoli cittadini; in realtà, gran parte di questi casi sono frutto di mobilitazioni sociali, a opera di organizzazioni sempre più vaste e organiche che si muovono nella maglie della società, soprattutto grazie ai social, per indirizzarla verso precise e ideologiche visioni politiche. Tra queste, la più nota è sicuramente “Moms for Liberty“, di stampo conservatore e legata ai Repubblicani, che, tra le varie proposte, promuove l’eliminazione di tutti i libri “woke” dalle scuole.
Una linea politica appoggiata dal Governatore della Florida, Ron DeSantis, che entrerà in competizione con Donald Trump per le Primarie repubblicane. Ad aprile 2022, infatti, aveva proibito decine di libri di matematica, perché ritenuti troppo “politici”, con il rischio di “indottrinare” i bambini.
Tutti questi casi, esplosi negli ultimi anni, rappresentano senz’altro un importante materiale di interesse sociologico, e molto probabilmente se ne sentirà parlare sempre di più in occasione delle elezioni presidenziali del 2024.
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