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UNRWA: cos’è l’agenzia per i rifugiati palestinesi che tanto sta facendo discutere

di laraguidobono

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Negli ultimi giorni si è spesso sentito parlare di UNRWA, l’agenzia delle Nazioni Unite per i profughi palestinesi. Vediamo quindi cos’è esattamente, di cosa si occupa e come si differenzia dall’UNHCR.

UNRWA: il soccorso dei profughi palestinesi nel vicino oriente

L’UNRWA, acronimo che sta per “United Nations Relief and Works Agency for Palestine Refugees in the Near East” è un’agenzia di soccorso, sviluppo, istruzione, assistenza sanitaria e servizi sociali per i rifugiati palestinesi che vivono in Giordania, Libano, Siria, Cisgiordania e Striscia di Gaza.

L’Agenzia, fondata nel 1949 a seguito della guerra arabo-israeliana, definisce come “Palestine Refugees” tutti i soggetti “il cui luogo normale di residenza era la Palestina tra giugno 1946 e maggio 1948 e che hanno perso sia le dimore sia i mezzi per il proprio sostentamento a seguito del conflitto arabo-israeliano del 1948“. La definizione, nel tempo, è stata estesa anche ai discendenti degli individui divenuti profughi in tale periodo.

L’UNRWA è un’organizzazione separata dall’UNHCR, che invece è l’altra agenzia dell’ONU che si occupa di aiutare tutti gli altri rifugiati nel mondo. L’UNRWA si occupa di numerosi aspetti riguardanti la vita dei rifugiati palestinesi: gestisce scuole, fornisce cure mediche, distribuisce cibo e accoglie i profughi all’interno di campi appositi.

L’agenzia per i rifugiati palestinesi sopravvive grazie alle donazioni su base volontaria da parte dei paesi membri dell’ONU. Al momento, la maggior parte delle sovvenzioni arriva dall’Unione Europea e dagli Stati Uniti. Dal 2021 al 2023 il contributo dell’UE all’organizzazione è stato di 281 milioni di euro.

Lo stop ai fondi per l’agenzia

In seguito agli attacchi di Hamas del 7 ottobre, l’agenzia UNRWA è stata accusata di aver fiancheggiato i terroristi e di aver quindi preso parte al pogrom antisemita. Attualmente, come riportato da Il Messaggero, sono state accusate 12 persone facenti parte dell’istituzione. Tuttavia, è in atto un procedimento interno all’ONU per verificare i rapporti del resto del personale dell’organizzazione con il movimento militante islamico.

In seguito alle accuse, Stati Uniti, Canada, Australia e Italia hanno deciso di sospendere gli aiuti economici all’agenzia. Ciò accade in un momento delicato per i palestinesi, infatti attualmente più di due milioni di persone stanno facendo riferimento all’UNRWA per ricevere cure.

In questo clima, il Ministro degli Esteri israeliano Israel Katz ha chiesto alle Nazioni Unite di “assumere azioni immediate contro la leadership dell’UNRWA“, sottolineando come l’agenzia costituisca una minaccia per la pace, servendo da braccio civile per Hamas.

La risposta di Hamas in un comunicato Telegram è stata molto dura: “Chiediamo alle Nazioni Unite e alle istituzioni internazionali di non cedere alle minacce e ai ricatti di questa entità nazista canaglia, che cerca di tagliare tutte le ancore di salvezza al nostro popolo“. Hamas ha poi messo in evidenza come l’agenzia contribuisca a fornire soccorso alla popolazione palestinese e a “documentare i crimini dell’occupazione”.

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