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Gemelle georgiane vendute alla nascita si ritrovano grazie a TikTok

di laraguidobono

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La storia di Amy e Ano ha dell’incredibile: le due gemelle georgiane, nate nel 2002, erano state vendute alla nascita a due famiglie diverse, e solo recentemente sono riuscite, per puro caso, a ritrovarsi e a scoprire la loro vera storia. La vicenda, tuttavia, non sembra essere del tutto singolare, dal momento che, dagli anni ’50 al 2005, la Georgia si vide protagonista di un’enorme tratta di adozioni illegali.

Ritrovarsi dopo 20 anni: la storia di due gemelle georgiane

Tutto iniziò nel 2002, quando in un ospedale di Kirtskhi (che ora non esiste più), nella Georgia occidentale, una giovane donna diede alla luce due gemelle. Tuttavia, subito dopo il parto, i medici informarono la neomamma del decesso di entrambe le sorelline.

Come riportato da AGI, molti anni più tardi, Amy Khvitia, ormai 12enne, stava guardando il programma tv Georgia’s Got Talent e si imbatté nella performance di ballo di una ragazzina identica a lei, Ano Sartania. Amy comunicò il particolare fatto ad amici e famiglia, ma si sentì dire ripetutamente che “abbiamo tutti un sosia“. Quindi, la ragazzina, ancora molto giovane, continuò normalmente con la sua vita, pensando si fosse trattato appunto di una mera coincidenza.

Nel 2021, però, Amy pubblica sulla piattaforma TikTok un video di sé stessa in cui si fa fare un piercing al sopracciglio. Poco tempo dopo, il video arriva, tramite un amico, ad Ano, che, notando la sua incredibile somiglianza con la ragazza del video, chiede in un gruppo universitario se qualcuno la conosca.

Incredibilmente, tramite il gruppo, le due ragazze riescono a contattarsi tramite Facebook. Parlando, scoprono incredule di avere tantissime cose in comune, dagli stessi gusti musicali fino ad una delle prove più schiaccianti, la stessa malattia genetica ossea, chiamata displasia.

Le indagini sulla madre biologica delle gemelle

Finalmente ritrovatesi, Amy e Ano decidono di chiedere spiegazioni alle rispettive famiglie, e scoprono di essere state separate alla nascita e adottate, a distanza di poche settimane, nel lontano 2002.

Amy, volendo conoscere la madre biologica, pubblica poi la loro storia su Facebook, e attira l’attenzione di una giovane donna tedesca la cui madre aveva partorito due gemelle poi dichiarate morte proprio nell’ospedale di Kirtskhi nel 2002.

Dopo alcune verifiche e i successivi test del DNA, è emerso che effettivamente la ragazza trovata nel gruppo Facebook era la sorella di Amy e Ano, e viveva in Germania con la loro madre biologica, Aza. Successivamente, le due gemelle si sono recate a Lipsia per poter incontrare la loro mamma dal vivo e per collegare tutti i pezzi della loro storia.

Il mercato nero dei bambini georgiani

La storia di Amy e Ano si inserisce in una trama complessa e dolorosa che ha a che fare con una lunga serie di adozioni illegali avvenute in Georgia tra l’inizio degli anni ’50 e il 2005. Secondo le stime, circa 100mila bambini, in quel lasso di tempo, furono rubati alle madri biologiche con la scusa della morte prematura, per poi essere riveduti a famiglie adottive.

Tamuna Museridze, giornalista georgiana che ha scoperto di essere stata adottata nel 2021, ha poi creato un gruppo Facebook per tutte quelle persone che, come lei, volevano trovare la propria madre biologica. Il gruppo ad oggi conta più di 230.000 membri, e sembra che molte persone siano già riuscite a ritrovare le proprie radici.

La giornalista, indagando, ha infine ipotizzato che l’enorme traffico di bambini messo in atto anni prima, vedesse coinvolte persone di diversi settori della società: tassisti, governo, funzionari, infermiere, e non solo.

Negli anni è poi stata avviata un’indagine internazionale sul traffico illegale di bambini della Georgia, ma poche notizie sono state rese note. Inoltre, nel 2005 la nazione in questione ha modificato le sue leggi sulle adozioni, rendendo molto più complicate quelle illegali e ponendo sperabilmente fine ad episodi così gravi.

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