Cervello (@Shutterstock)
Un uomo rimasto paralizzato dal torace in giù è riuscito ad avere connessioni sensoriali con l’esterno grazie ad un impianto cerebrale. L’esperimento è stato descritto in un articolo di pre-pubblicazione sulla rivista medRxiv.
L’impianto è stato effettuato su Keith Thomas, un uomo di 40 anni che a luglio del 2020 è rimasto paralizzato dal torace in giù, a seguito di un tuffo andato male. Già nel 2023 il gruppo di ricerca di Chad Bouton, neuroscienziato esperto in interfacce cervello-computer del Feinstein Institutes for Medical Research (Stati Uniti), aveva impiantato cinque set di elettrodi in una parte della corteccia cerebrale di Thomas. Questa parte del cervello è incaricata di percepire il tatto e di muovere la mano destra.
L’impianto permetteva di leggere l’attività neurale di quest’area del cervello di Thomas, di decodificarla attraverso un modello IA e di trasmetterla via wireless ad elettrodi inseriti sulla pelle dell’avambraccio dell’uomo. Tale connessione permetteva all’uomo di contrarre e muovere i suoi muscoli come se l’input arrivasse direttamente dal cervello. In questo modo, Thomas era riuscito per la prima volta a muovere oggetti con la mano e a sperimentare qualcosa di simile ad un rudimentale senso del tatto.
Recentemente, lo stesso principio è stato utilizzato per permettere a Thomas di comunicare con il mondo reale attraverso un altro individuo. Servendosi dell’interfaccia cervello-computer impiantata (iBCI) e dell’attivazione muscolare wireless, è stato possibile generare segnali di intento motorio per controllare la mano di altri partecipanti normodotati. In particolare, durante lo studio Thomas è riuscito a controllare il movimento di una donna volutamente ferma (la quale aveva degli elettrodi posizionati sull’avambraccio e sensori di forza su un dito pollice e un indice). L’uomo è riuscito da remoto a controllare la mano della donna. Attraverso la connessione, Thomas ha fatto aprire e chiudere la mano su delle palline di tre diverse forme e consistenze. È riuscito in questo modo a distinguerle in base alla loro durezza con una precisione del 64%, in condizioni bendate.
Thomas ha inoltre collaborato, in quest’esperimento, con un’altra paziente, Kathy Denapoli, rimasta parzialmente paralizzata al braccio. Sempre utilizzando l’iBCI, Thomas è riuscito a trasmettere un comando al braccio di Denapoli e a farle bere da un bottiglia. Il tasso di successo è stato del 94%. Poiché la paralisi della donna è meno grave, non sarebbe giustificabile applicarle un impianto cerebrale come quello di Thomas.
Scritto da: Gaia Cobelli
Per essere sempre aggiornati sulle notizie provenienti da tutto il mondo, continuate a seguirci su Nasce, Cresce, Ignora.
Si è ufficialmente chiusa la Milan Games Week & Cartoomics 2025, l'annuale festival milanese dedicato…
Negli ultimi mesi le voci si sono inseguite, ma adesso è ufficiale. HBO Max sbarcherà…
PlayStation ha deciso di fare un grande annuncio. Helldivers, serie di videogiochi diventata particolarmente cult…
Un ragazzo di 19 anni ha perso la vita nello zoo di João Pessoa, in…
Bandai Namco ha rilasciato un nuovo trailer per Elden Ring Nightreign: The Forsaken Hollows, la…
Il PlayStation Blog ha aperto ufficialmente le votazioni per i videogiochi più amati del 2025!…