di Michele Messina
Che Twitch stia passando un periodo nero, non è una novità, tra ban dei creator, problemi alla sicurezza e leggi per il copyright. Ma le pressioni di Amazon per migliorare la piattaforma potrebbero portare a drastici cambiamenti. Dalle revenue agli ad, trovate tutte le novità che potrebbero colpire Twitch qui di seguito.
Twitch, un taglio ai profitti
Secondo quanto affermato da un report di Bloomberg, la piattaforma viola sembra stia considerando un sostanziale taglio delle paghe per i propri streamer e partner. L’idea è quella di diminuire gli introiti dei top streamer, scendendo dal 70% di revenue al 50%. Va considerato che il 50% è la percentuale standard per un creator su Twitch, mentre il 70% è destinato ai migliori della piattaforma.
Diminuire al 50% gli introiti dei top streamer potrebbe essere una mossa azzardata per Twitch, ma sembra che le pressioni arrivino dall’alto. Amazon vorrebbe risollevare le sorti della piattaforma di streaming più famosa del web, cercando anche di guadagnarci.
Il taglio dei profitti però non sarà l’unica novità che Twitch potrebbe introdurre. Si parla anche di nuovi “tier” di classificazione per gli streamer, ognuno con degli specifici criteri. Ma sono in arrivo anche dei cambiamenti per uno degli aspetti più controversi della piattaforma, gli ad pubblicitari.
La proposta di Twitch ai propri partner sarebbe di ben 100$ per ogni 2 minuti di ad pubblicitari all’ora. Un grande incremento, considerando che attualmente si parla di 3$ o 5$ dollari per 1000 visualizzazioni ogni ad pubblicitario. Se questo cambio venisse introdotto però, gli unici che ne beneficerebbero veramente sarebbero sempre i top streamer, che possono permettersi più minuti di pubblicità senza incorrere nelle ire dei propri fan. Al contrario, i piccoli creator potrebbero trovarsi a non generare introiti.
Che strada si sta percorrendo?
È ovvio che la piattaforma viola stia concentrando il proprio focus sugli introiti generati dagli ad pubblicitari. Per far ciò, Twitch sarebbe disposta anche a eliminare alcune restrizioni per i partner che rientrano nei “tier” più alti di visualizzazioni. Twitch consentirebbe addirittura di streammare su altre piattaforme, come Youtube e Facebook.
Il problema di una politica indirizzata verso gli ad pubblicitari però potrebbe portare a non pochi problemi per la community. Nessuno sembra gradire le interruzioni pubblicitarie, che rischiano spesso di spezzare il flow per il pubblico o di rovinare momenti particolarmente concitati per gli streamer.
Come sempre, Twitch sembra dare priorità solo ad alcuni aspetti del proprio operato, quelli economici. L’obiettivo di Amazon sembrerebbe essere quello di “spremere” il più possibile dalla piattaforma. E voi, accettereste la presenza degli ad pur di vedere il vostro streamer preferito? Fatecelo sapere su Nasce, Cresce, Respawna.
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