Campionato, coppa nazionale e Champions League. Questa è la classica formula con la quale si ottiene un “triplete” nei campionati europei. Nel corso della storia sono state numerose le squadre che hanno sfiorato questo traguardo, ma ancora meno sono quelle ad averlo completato. Ripercorriamo ora la storia del calcio del secolo scorso e andiamo a scoprire le detentrici di questo risultato.
La stagione 1966/67 segna un anno indimenticabile per la storia dei Celtic Glasgow. Si tratta infatti dell’unica vittoria dell’allora Coppa dei Campioni per gli scozzesi, accompagnata da un ulteriore traguardo mai raggiunto prima. Con la conquista della coppa europea, il bottino di quella stagione sale a 4 trofei: campionato scozzese, coppa di Scozia, coppa di Lega scozzese e Coppa dei Campioni. Gli scozzesi si iscrivono così all’albo d’oro del calcio come unica squadra ad aver mai completato un quadriplete; tuttora questo record non è stato eguagliato. Rimane un’impresa molto difficile da replicare dal momento che sono pochi i Paesi ancora a disputare la coppa di Lega: l’Inghilterra è uno di quelli, motivo per cui i top club della Premier League sono i possibili favoriti.
Ci spostiamo ora qualche anno dopo, nel 1972. In quel periodo l’Ajax si trova sul tetto d’Europa, dimostrando il proprio talento grazie all’idea di calcio totale portato dal tecnico Stefan Kovacs. La vittoria della Coppa dei Campioni di quell’anno è la seconda di tre consecutive, in quel caso ottenuta sconfiggendo l’Inter (avversaria del Celtic nel 1967). Anche in Olanda vengono conquistati tutti i trofei disponibili. Le prestazioni incredibili di Johan Cruyff regalano alla squadra sia la coppa nazionale che il campionato; il trequartista olandese totalizza 33 goal e 26 assist in sole 45 presenze (dati transfermarkt). L’Eredivisie torna così nelle mani dei lancieri dopo due anni di assenza mentre si confermano per la terza volta di fila nella KNVB Beker.
Ancora una volta si tratta di una squadra olandese a raggiungere il tanto sognato triplete. È il turno però del PSV Eindhoven, laureatosi nella stagione 1987/88 come campione d’Olanda per la terza volta consecutiva. A completare l’opera si aggiungono anche la coppa nazionale e quella “dalle grandi orecchie”, la Coppa dei Campioni. Si tratta della seconda competizione UEFA portata a casa per la società: 10 anni prima vinse la Coppa UEFA contro il Bastia. L’autore di questo splendido triplete è il tecnico Guus Hiddink, promosso come allenatore della prima squadra proprio in quell’anno. Gran parte del merito va soprattutto ai giocatori che hanno brillato con statistiche impressionanti. Nella posizione di libero Ronald Koeman semina il panico, concludendo la stagione con 26 goal e 15 assist. Il capocannoniere è invece l’attaccante Wim Kieft, che in 47 presenze mette a segno ben 33 reti, accompagnate dalle 20 firmate da Gillhaus. Il 1988 segna un’annata storica per il calcio olandese. Non solo il PSV si impone in Europa vincendo la finale della Coppa dei Campioni ai rigori, ma anche la Nazionale porta a casa un trofeo internazionale. L’Olanda di Marco van Basten conquista il suo primo e unico Europeo in Germania, sconfiggendo in finale l’Unione Sovietica.
Quella vinta dal Manchester United è l’ultima Champions League del ventesimo secolo. I Red Devils chiudono il millennio nei migliore dei modi, conquistando il triplete e imponendosi in Europa. La stagione 1998/99 termina con la vittoria della Premier League ai danni dei campioni in carica dell’Arsenal. Complice la sconfitta dei Gunners alla penultima giornata, il campionato termina per la dodicesima volta nelle mani della squadra di Manchester. Le conquiste in Inghilterra non finiscono lì, il capitano Roy Keane riesce ad alzare al cielo anche la FA Cup. Non c’è da stupirsi di tali risultati quando in panchina siede uno dei migliori allenatori della storia: Sir Alex Ferguson. Lo storico tecnico scozzese si trova alla guida della squadra dal 1986 ed è proprio insieme a loro che può finalmente vincere la sua prima Champions League.
La finale è ricordata come una delle partite più iconiche della competizione europea (qui il nostro racconto). Con gli avversari del Bayern Monaco in vantaggio sin dal sesto minuto, il Manchester United è costretto ad inseguire per tutta la partita. La rimonta parte e si conclude nel giro di pochi minuti prima del triplice fischio, con Sheringham e Solskjær a mettere la firma sui goal della vittoria. La gioia dei tifosi e dei calciatori può così esplodere, consapevoli di aver portato a termine un triplete che rimarrà negli annali della società inglese.
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