Torino ha imposto nuove regole anti-fumo all’aperto, vietando di fumare entro 5 metri dalle persone e includendo le sigarette elettroniche. L’obiettivo è promuovere rispetto e salute, con divieti in presenza di bambini o donne incinte e richiesta di consenso per fumare.
Torino, come riportato anche da TGCOM24, ha recentemente adottato una serie di misure volte a contrastare il vizio del fumo, ponendo un divieto di fumo all’aperto entro una distanza di almeno 5 metri dalle altre persone. Questa modifica al Regolamento di polizia urbana include anche le sigarette elettroniche, riflettendo un’evoluzione nella consapevolezza della salute pubblica e nella promozione di comportamenti rispettosi.
Secondo il consigliere dei Radicali, Silvio Viale, la misura non è solo un’imposizione legale, ma una questione di educazione e rispetto reciproco. Essi sostengono che allontanarsi quando si fuma è già una pratica comune basata sulla buona educazione. Questa regolamentazione mira quindi a rafforzare tale comportamento, riducendo l’impatto del fumo sulla salute pubblica.
La delibera, approvata dal Consiglio comunale, estende anche il divieto di fumo in determinate situazioni, come in presenza di bambini o donne in gravidanza. Inoltre richiede l’esplicito consenso delle persone nelle vicinanze per fumare all’aperto entro i 5 metri di distanza da loro. Questo ampliamento del divieto riflette una maggiore sensibilità verso i gruppi vulnerabili e un impegno a proteggere la salute di tutti i cittadini.
Inoltre, la modifica del Regolamento include le sigarette elettroniche, che fino ad oggi erano considerate un’alternativa più accettabile per fumare anche nei luoghi al chiuso. Questo cambiamento mira a eliminare una potenziale “via di fuga” per i fumatori.
L’ aggiunta all’articolo 7 del Regolamento di polizia urbana recita: “fumare in ogni caso in presenza di bambini o di donne in gravidanza e in ogni luogo all’aperto a una distanza inferiore a cinque metri da altre persone, senza il loro esplicito consenso”, include “sigarette, sigari, pipe, tabacco riscaldato, ogni prodotto a combustione e le sigarette elettroniche”.
In definitiva, la nuova normativa non solo cerca di ridurre l’esposizione al fumo passivo e di proteggere la salute pubblica, ma si propone anche di promuovere una cultura del rispetto e della responsabilità individuale, sia per chi fuma che per chi non fuma, nell’ambito degli spazi pubblici.
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