di Loris Carbone
Dragon Ball Z: Budokai 3
Pubblicato nel 2004 per PlayStation 2, il terzo capitolo della saga Budokai fu acclamatissimo dai fan del franchise. Con una grafica notevolmente interessante per quegli anni, ci ha fatto rivivere gli eventi dell’anime di DBZ con un sistema di combattimento molto veloce, con molte mosse e incentrato sulle abilità dei personaggi, soprattutto quelle più iconiche. Ma la novità più interessante fu la modalità “Dragon Universe“. In questa modalità era possibile esplorare liberamente il mondo di gioco, sorvolando terraferma e mari, e potenziare le nostre statistiche. Potevamo però anche interagire con altri personaggi, ottenere equipaggiamento e oggetti, oppure sfidare gli antagonisti dell’universo di Akira Toriyama.
Dragon Ball: Advanced Adventure
Andiamo ora su un capitolo rilasciato per una console portatile, il Game Boy Advanced. DB Advanced Adventure ci riporta ai primi anni di vita di Goku, seguendo le primissime stagioni dell’anime fino allo scontro finale con Piccolo. Il gameplay non era particolarmente complicato, adatto a tutti ma allo stesso tempo entusiasmante. In totale contava 20 livelli che erano collegati tra loro grazie ad alcune sezioni platform che offrivano un senso di esplorazione, anche se ristretto, oltre alla possibilità di raccogliere monete e potenziamenti. Degne di nota sono anche le boss fights che si avvicendavano col progredire della storia.
Dragon Ball Z: Kakarot
Con una formula semi-open world, DBZ Kakarot potrebbe essere considerato uno dei videogiochi più fedeli all’anime e al manga, considerando anche le cutscene che si alternano al gameplay, entrambi con animazioni e grafica generale affascinanti. In questo capitolo possiamo infatti esplorare le location più iconiche, come il pianeta Namecc, piuttosto liberamente, imbattendoci spesso in risorse o missioni secondarie. Quest’ultime sono forse il punto debole della produzione, poiché sono risultate alquanto ripetitive. Però la gestione del party, il potenziamento progressivo dei personaggi e gli scontri scenicamente epici compensano totalmente questa lieve mancanza. Le fasi di combattimento sono infatti molto varie: oltre che alle numerosissime tecniche speciali, trasformazioni e utlimate, potremo anche scegliere se approcciarsi al nostro rivale con combattimenti aerei o terrestri.
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