La parola “furto” o “rapina” la ricolleghiamo spesso in maniera stereotipata alla confisca di un lauto bottino conservato all’interno di un’impenetrabile caveau di un banca, o, almeno, la filmografia degli ultimi decenni ha stampato nella nostra memoria questo modus operandi. In questa TOP 6 NCI, tuttavia, cercheremo di stupirvi descrivendo dei furti che definire inusuali è davvero un eufemismo; reggetevi forte perché alcuni di essi sono veramente al di là della nostra immaginazione!
Ragni di sabbia a sei occhi, scorpioni pelosi del deserto, blatte sibilanti… No, non stiamo elencando le creature più mostruose che hanno il loro habitat in Australia, bensì alcuni degli insetti che sono stati rubati da un insettario in Philadelphia. I fatti risalgono ad agosto del 2018, quando dei ladri avrebbero rubato ben 7.000 animali dal “Philadelphia Insectarium“; l’obiettivo? Molto probabilmente rivenderli a dei collezionisti.
Il mercato degli animali rari ed esotici, infatti, può far valere anche migliaia di dollari un solo esemplare; il valore monetario della “refurtiva” vivente confiscata dai ladri sarebbe ammontata infatti intorno ai 40-50mila dollari. Il colpaccio avrebbe tuttavia conferito un duro colpo all’insettario, depauperandolo di circa l’80-90% dell’intero ecosistema; solamente le farfalle, infatti, sarebbero state risparmiate.
A compiere il gesto probabilmente dei dipendenti dell’insettario, sulla base delle evidenze delle telecamere di sicurezza; dopo una serie di perquisizioni nelle abitazioni del personale, infatti, la Polizia avrebbe ritrovato qualche esemplare di insetto, ma il grosso era già scomparso. Alcuni ex-dipendenti, tuttavia, avrebbero affermato di essersi ripresi solamente gli animali che erano di loro proprietà, non del museo; ciò avrebbe dato vita a delle lunghe spese giudiziarie per l’insettario.
La storia, tuttavia, non ha avuto un lieto fine; l’insettario ha infatti chiuso definitivamente nel maggio 2023 per i troppi debiti accumulati (quasi un milione di dollari), maturati a causa del presunto mancato pagamento nei confronti dell’affittuario. Lo sceriffo, infatti, si sarebbe presentato per lo sfratto, ma lo staff avrebbe abbandonato totalmente il complesso nei giorni precedenti, lasciandolo in uno stato di forte degrado e distruzione. Gli insetti (che nel corso degli anni sarebbero stati ricomprati), tuttavia, sarebbero stati trasferiti all’organizzazione privata “Wild Things Preserve“.
Avete paura degli insetti? Beh, ora sapete che esistono persone che li rubano… e addirittura li comprano a peso d’oro!
Fonti: The New York Times, Whyy
Dagli insetti più rari e pericolosi del Pianeta passiamo a un furto molto più… goloso. Nell’agosto del 2017, infatti, dei ladri avrebbero rubato un intero camion che trasportava tonnellate di Nutella, ovetti Kinder e molte altre delizie dolciarie; il fatto sarebbe avvenuto a Neustadt, in Germania. In totale si trattava di una refurtiva di ben 20 tonnellate, per un valore monetario che può aver raggiunto fino i 70mila euro.
Secondo la Polizia si sarebbe trattato di un furto organizzato, in quanto per spostare un rimorchio con tali quantità di beni è necessario disporre di un proprio camion. Nello stesso periodo, inoltre, sarebbe stato rubato un altro rimorchio, questa volta con 30 tonnellate di succhi di frutta, nella città di Wittenberg.
Fonti: Deutsche Welle
Ci sono persone che per arricchirsi rubano del denaro, altri, come abbiamo visto, degli insetti rari; ma c’è anche chi, senza guardare in faccia alla moralità, è in grado persino di rubare… una salma. Nel marzo del 1978, infatti, pochi mesi dopo la morte dell’attore Charlie Chaplin, due ladri si sarebbero diretti a Corsier-sur-Vevey, in Svizzera, per disseppellire la salma e chiedere un riscatto di 600.000 dollari alla famiglia.
I parenti di Chaplin, tuttavia, non hanno ceduto alle minacce, le quali si erano spinte anche alla violenza fisica. Nel giro di poco più di due mesi, fortunatamente, la salma è stata ritrovata in un campo di grano vicino al Lago di Ginevra. I due colpevoli erano Roman Wardas e Gantscho Ganev, due immigrati fuggiti dall’est Europa; l’idea del riscatto sarebbe venuta a Wardas, il quale, infatti, aveva dichiarato davanti ai giudici del Tribunale distrettuale di Vevey che non riusciva a trovare un impiego in Svizzera.
Ganev, esprimendosi sulla moralità del gesto, ha affermato: “Non mi sono preoccupato di sollevare la bara. La morte non è così importante da dove vengo“. Quest’ultimo, data la sua responsabilità limitata, è stato condannato a 18 mesi di lavori forzati, mentre Wardas a quattro anni e mezzo.
Di casi analoghi se ne possono elencare a bizzeffe; lo sapevate, ad esempio, che persino la salma di Mike Bongiorno è stata vittima di furto?
Fonti: The Guardian
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