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Tick Tick… BOOM!, la recensione: spettacolare!

di Redazione NCI

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Andrew Garfield torna sul grande (e piccolo) schermo nel nuovo film targato NetflixTick Tick… BOOM!“, diretto da Lin-Manuel Miranda e sceneggiato da Steven Levenson è tratto dall’omonimo musical di Jonathan Larson (autore della famosissima opera di Broadway “Rent“).

Nel cast troviamo anche Alexandra Shipp, Robin de Jesus e Vanessa Hudgens che hanno il ruolo rispettivamente della fidanzata, del migliore amico del protagonista e della cantante principale della band di Larson.

Tick Tick… BOOM! Un musical differente

Tick Tick… BOOM! ovviamente è un musical, scelta fatta per mantenere al meglio l’idea dell’opera originale. Ma, a differenza di altri film del genere, non ha coreografie troppo spettacolari o orchestrate, bensì dà l’idea che i protagonisti, anche nei momenti dove si canta, sembrino vivere la loro vita normalmente. Ciò non vuol dire che non sia coreografato o fatto male, anzi. Le semplici gesta che fanno, i personaggi di background e l’ambiente circostante, sono coloro che coreografano le parti cantate, rendendolo molto bello da vedere.

Le musiche sono ad un livello altissimo, questo sicuramente grazie alle canzoni che sono originali di Larson. Andrew Garfield ci mette il suo cantando da sé tutti i pezzi, aggiungendo quel tocco in più di autorialità. Anche il metodo narrativo scelto è molto particolare, con il protagonista che racconta la sua storia proprio mentre recita il musical, facendo una specie di flashforward di come vanno a finire gli eventi narrati.

Tick Tick

Seppur la trama è incentrata sul musical “SUPERBIA” di Jonathan Larson e sullo spicco della sua carriera come compositore, il vero centro di questa pellicola sono i rapporti tra i vari personaggi. La relazione tra Jonathan e la sua ragazza Susan, che viene messa a repentaglio per via del workshop di “SUPERBIA“, e l’amicizia tra il protagonista e il suo migliore amico Michael. Sono quest’ultime che ti fanno appassionare al film e affezionare ai personaggi. Sono storie vere, difficili e non sempre con un lieto fine, ma che di certo  faranno riflettere.

Tick, Tick…

È un personaggio nascosto, ma sempre presente. Richiamato già dal titolo con il suo Tick Tick. Il tempo che si appesantisce per il protagonista data la vicinanza ai 30 anni. Si fa sentire tramite l’amico Michael o la fidanzata Susan, che vuole costruire un futuro con Jonathan. Dalla data di scadenza del workshop e dagli anni che passano per produrre il musical. È lì ed è impossibile fuggire dalla sua presa. E qui tutto ciò è mostrato egregiamente, facendoti percepire il tempo come un qualcosa che c’è, percepibile, ma senza mai mostrartelo di persona.

…BOOM!

Sin dall’inizio viene percepito l’arrivo , così come il tempo, di questa esplosione. Un vero e proprio BOOM emotivo, dato soprattutto dalla pressione che esercita il tempo sul protagonista. Un’esplosione che può essere vista come uno sfogo, una liberazione e una rivincita sulla vita, anche se per un breve periodo.

Ciò ci mostra come anche se si è in un età avanzata (anche se 30 anni non sono poi così tanti) la vita può cambiare del tutto. Soprattutto se pensiamo che la storia è tratta dalla vita vera di Jonathan Larson.

Tick Tick

Per molti, ma non per tutti

Tick Tick… BOOM! è un film bellissimo e che piacerà alla stragrande maggioranza degli spettatori. Il che purtroppo non vuol dire tutti. Se non siete fan del genere difficilmente potrete affezionarvici o arrivare alla fine, dato, che seppur differente rispetto ai canoni standard, si tratta pur sempre di un musical.

Invece, un difetto che possiamo notare e che purtroppo è inevitabile, è che se nell’opera teatrale l’immaginazione aveva un ruolo importantissimo, soprattutto grazie alle descrizioni dell’autore, qui ovviamente non è possibile. Certamente Miranda non poteva fare un film di quasi 2 ore con il protagonista che canta e spiega gli eventi narrati, ma sarebbe stato carino lasciare per almeno alcune scene, magari quelle più inutili, questa caratteristica.

Andrew Garfield: la vera star di Tick Tick… BOOM!

L’attore protagonista, Andrew Garfield, fa una performance degna di una nomination agli Oscar. Lui canta, suona il piano ed entra perfettamente nel personaggio, facendo innamorare lo spettatore sin dai primi minuti. Si vede che ha studiato. Le movenze (che possiamo notare da questo video confronto tra l’attore e Larson) sono le medesime, il modo di parlare e l’atteggiamento. Tutto quadra alla perfezione. Sicuramente una delle migliori performance di questo 2021.

Tutto ciò alza di molto la reputazione dell’attore che purtroppo scese dopo la sua performance nella duologia di “The Amazing Spider-Man“, da molti ritenuta non sufficiente. Invece con questo film e con la sua presunta apparsa nel nuovo capitolo di Spider-Man, possiamo dire che questo fine 2021 potrebbe rivelarsi molto proficuo per Garfield.

 

Pro

  • Canzoni
  • Performance di Andrew Garfield
  • Scrittura dei rapporti tra i personaggi

Contro

  • Perdita del fattore dell’immaginazione caratteristico del musical teatrale

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di Andrea Antinori

 

 

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