La storia di Dan Chase si avvicina al termine con il penultimo episodio di “The Old Man“. In attesa del suo rilascio su Disney+, andiamo ad analizzare insieme questo sesto capitolo a dir poco rivelatorio.
Con il termine del suo quinto episodio, avevamo lasciato “The Old Man” in una situazione contraddistinta da un forte senso di movimento. Ogni personaggio in transito, ciascuno sulla propria strada, in attesa che i fili della narrazione si raccolgano finalmente verso il centro attrattivo di ogni svolta. E questo centro, come abbiamo scoperto, sembra essere uno solo: Faraz Hamzad. È alla ricerca dell’uomo che sembrano destinati i nostri protagonisti: da una parte Dan (Jeff Bridges), che ha convinto Zoe (Amy Brenneman) a seguirlo; dall’altra Harold (John Lithgow), intenzionato a chiudere una storia che lo perseguita, anche lui accompagnato dalla sua assistente Angela (Alia Shawkat).
Ma il viaggio che tutti loro hanno intrapreso si configura, ancor più che come un cambiamento spaziale, come un “passaggio di stato” personale. Perché dietro al dinamismo di ogni azione si nasconde una simile instabilità nella natura dei personaggi, in una serie in cui nessuno è quello che appare e ogni figura minaccia sempre di cambiare volto. Cerchiamo allora di venire a capo di questo intreccio.
Per farlo, ripartiamo sempre dal movimento. Quello di due coppie, entrambe in volo verso Est, destinate in qualche modo ad incontrarsi. Dan e Zoe, alias Mr. e Mrs. Dixon, diretti in Marocco; Harold e Angela, prelevati per conto di Farad Hamzad, in viaggio verso chissà dove. Ma se l’instabilità della prima coppia sembra risolta, con Zoe finalmente convinta da Dan (ma in realtà chi convince chi?) ad essere sua complice, altrettanto non si può dire della seconda.
Il precedente episodio aveva avuto infatti come suo climax una fondamentale rivelazione: Angela, protetta e figlioccia di Harold, in realtà è Emily, la figlia di Dan di cui finora avevamo soltanto sentito la voce. Un cambio di faccia, o di maschera, nel continuo valzer identitario dei personaggi di “The Old Man”. In virtù del quale alla storia si imprime nuovo dinamismo: Angela/Emily sembra ora infatti la parte in causa più risoluta, determinata a scoprire i misteri dietro la sua famiglia – e dietro l’enigmatica figura di sua madre – che solo Hamzad sembra in grado di svelare.
È facile capire come a questo punto il focus emotivo della serie si sposti di padre in figlia. O, se preferiamo, dai padri alla figlia che condividono. Il conflitto che Angela/Emily incarna è infatti quello tra Dan e Harold: uno è il padre che ha sempre protetto e da cui ha imparato a stare al mondo, l’altro è la figura paterna che quello stesso mondo le ha dato. Uno scontro tra due nature ben evidenziato dalla domanda di Harold: “How am I supposed to call you?”.
Se infatti Angela/Emily è consapevole di portare con sé una doppia natura, trovando questo dissidio non conflittuale, Harold non è dello stesso avviso. Incredulo, furioso, pieno di domande, una volta scoperta la verità Harold si sente tradito. Ma la sua reazione ha poco a che vedere con le procedure dell’FBI; il suo è più il sentimento di un padre che scopre come la figlia abbia “un altro uomo”. Per disinnescare tale conflitto, Emily decide a questo punto di continuare il suo viaggio da sola.
Caduto in una trappola della ragazza, Harold è costretto ad accettare di lasciarla andare, in una scena che evidenzia ancora di più il rapporto padre-figlia tra i due. Ma il “vecchio” non è certo ancora andato in pensione, accorgendosi ben presto come ci sia qualcosa che non va. Dall’altro lato della medaglia, ben più “superficiali” sono le vicende che interessano Dan. Arrivato in Marocco con Zoe si ritrova ben presto al centro di un ciclone innescato come al solito dalla spirale di violenza che l’uomo porta con sé.
Arrivati al suo finale, il sesto episodio ci presenta un nuovo e inatteso colpo di scena. Dopo una fuga rocambolesca che passa da una villa sontuosa a una corsa in motoscafo (in pieno stile 007 diremmo), Dan e Zoe si ritrovano su un molo accerchiati dalle forze armate e da un elicottero. Da questo vediamo inaspettatamente scendere Harold. L’atteso incontro tra i due uomini, dopo più di trent’anni, ha finalmente luogo. Ma stavolta, oltre ogni conflitto tra i due, c’è una cosa più forte di ogni altra ad unirli: una figlia. Così, quando Dan chiede ad Harold dove sia Emily, questi gli rivela che è stata rapita. Sarà ora compito dei due andarla a salvare. Ma c’è ancora il tempo per un’ultima domanda: rapita da chi? Ad Harold bastano tre parole: “The old man“.
Il penultimo episodio di “The Old Man” si chiude con un perfetto cliffhanger che rilancia la posta in palio, in vista del finale di stagione. Allo stesso tempo ci regala un ennesimo cambio di prospettiva: “l’uomo vecchio” che dà il titolo alla serie non è Dan, come siamo stati portati a pensare finora, né Harold, bensì un terzo. Ancora una volta, dunque, la forza della serie sta nel lasciarci nuovi interrogativi. In attesa della resa dei conti nell’ultimo episodio, continuate a seguire Nasce, Cresce, Streamma.
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