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The Marvels, la recensione: Meno alti, Meno lontani, Meno veloci

Disponibile nelle sale cinematografiche italiane a partire dall’8 novembre, “The Marvels” è il nuovissimo prodotto dell’Universo Cinematografico Marvel. Scritto e diretto da Nia DaCosta, il film vede nel suo cast Brie Larson, Teyonah Parris, Iman Vellani, Zawe Ashton, Park Seo-joon e Samuel L. Jackson. Si tratta della terza pellicola appartenente alla Fase 5, dopo “Ant-Man and the Wasp: Quantumania” e “Guardiani della Galassia Vol. 3“.

The Marvels: Siamo un team!

Dopo gli eventi di “Miss Marvel“, Carol Danvers (Brie Larson) si ritrova inaspettatamente nella cameretta di Kamala Khan (Iman Vellani). Nel frattempo, nello spazio, Monica Rambeau (Tevonah Parris) sta indagando su un misterioso punto di salto anomalo sotto ordine di Nick Fury (Samuel L. Jackson). Una volta toccato, le tre supereroine iniziano a scambiarsi di posto ogni volta che utilizzano i propri poteri. Da questo momento in poi, Captain Marvel, Spectrum e Miss Marvel saranno legate indissolubilmente tra loro, grazie alla simile manipolazione della luce che le accomuna.

Le “Marvels” devono subito affrontare una grande minaccia: Dar-Benn (Zawe Ashton), una guerriera e rivoluzionaria Kree con un fortissimo risentimento nei confronti di Captain Marvel. Il team dovrà fermare la malvagia Kree prima della completa distruzione di numerose galassie!

Il problema dell’Universo Cinematografico Marvel

Non è una sorpresa: negli ultimi anni i Marvel Studios stanno affrontando un evidente calo qualitativo. Dalla conclusione della Saga dell’Infinito con “Avengers: Endgame“, l’MCU ha iniziato a convincere sempre meno. A causa di una sovrabbondanza di prodotti, quasi tutti scollegati tra loro, è assente quella coesione che ha caratterizzato la prima “parte” dell’universo cinematografico. Inoltre, le serie televisive disponibili su Disney+ hanno allontanato ed alienato tutta quella fetta di pubblico senza un abbonamento al servizio streaming. Ci sono stati, comunque, dei prodotti buoni o addirittura ottimi, come il recente “Guardiani della Galassia Vol. 3” o le due stagioni di “Loki“. Ma, negli ultimi anni, questi rappresentano l’eccezione, non più la norma come in passato.

Con grande dispiacere, “The Marvels” è l’ennesima delusione della casa di produzione: il film è un vero e proprio disastro sotto tantissimi punti di vista. Non convince quasi nulla della pellicola. I (pochi) personaggi introdotti non vengono lontanamente approfonditi, l’antagonista è tra i più blandi di qualsiasi produzione Marvel, il film è frettoloso e confuso, le scene d’azione sono minime e brevi… Insomma, si tratta di un prodotto pieno zeppo di difetti!

Pochi personaggi poco sviluppati

Sono tanti i difetti del nuovo prodotto targato Marvel Studios, a partire dai suoi personaggi. Tutti i secondari di “The Marvels” hanno lo spessore di un foglio di carta. Ma procediamo con ordine. Dopo gli eventi di “Secret Invasion“, il Nick Fury di Samuel L. Jackson rimane coinvolto nelle trattative di pace tra Skrull Kree. Nonostante la sua costante presenza nella pellicola, il personaggio ha poco e nulla da fare. Non ha alcun momento riservato per lui; si tratta di un incredibile spreco di un grande attore. Inoltre, Fury si comporta come una macchietta in “The Marvels“. È il vero e proprio comic relief del film, cosa alquanto bizzarra considerando l’importanza ed il ruolo del suo personaggio nel resto dell’MCU.

Gli altri personaggi secondari che ritornano da precedenti prodotti dell’universo cinematografico non sono lontanamente importanti, né a livello di sviluppi psicologici che per quanto riguarda la trama. Riprendono i propri ruoli da “Miss Marvel” l’intera famiglia Khan, composta da Yusuf (Mohan Kapur), Muneeba (Zenobia Shroff) ed Aamir (Saagar Shaikh). I tre, inaspettatamente, non fanno un semplice cameo ad inizio pellicola: sono presenti per gran parte della durata di “The Marvels“. Il problema è che, in maniera ancora più estrema rispetto a Fury, hanno un ruolo così minimo nel film che non risultano per niente memorabili. Dopo la battaglia ad inizio pellicola ambientata nella casa dei Khan, la famiglia rimane relegata al ruolo di “macchina a battute“, tipica dei personaggi secondari dell’MCU.

L’unico nuovo personaggio introdotto, ad eccezione dell’antagonista, è Yan (Park Seo-joon). Lui è il principe del pianeta Aladna, noto per la peculiarità dei propri abitanti. Infatti, questi parlano solamente in forma di “canzone”, ovvero possono comunicare solamente cantando. L’arrivo delle “Marvels” al pianeta è probabilmente la sequenza che verrà ricordata maggiormente del film, per tutti i motivi sbagliati. Si tratta di una scena musical in stile “classico Disney“. Questa, oltre ad essere troppo breve e frettolosa, è gestita malissimo nel contesto del film: spunta dal nulla e finisce prima ancora di aver abituato il pubblico ad essa.

I Marvels e Dar-Benn: uno scontro confuso

The Marvels” è un film, in tutto e per tutto, senza sorprese. La trama è piatta, lineare, a tratti banale. Ogni evento è riconducibile alle azioni di Dar-Benn, intenta a ricostruire la sua terra dopo una guerra civile. Le sue sono motivazioni comprensibili e, se gestita bene, l’antagonista sarebbe potuto diventare tra i più simpatetici di tutto l’universo cinematografico. Il problema sta proprio qui: Dar-Benn non è un personaggio ben scritto. Si tratta di uno dei villain più piatti e blandi dell’MCU. La rivoluzionaria Kree non mostra alcun tipo di personalità ed emozioni, neanche nei momenti finali del film. Inoltre, tutto il suo piano è presentato in maniera confusa. Dar-Benn si presenta in vari pianeti per distruggerli e rubare loro qualche tipo di risorsa. I problemi iniziano quando Captain Marvel inizia a “prevedere” (in qualche modo) i vari spostamenti della Kree, prima ancora di scoprire quali siano le sue motivazioni e lo schema con cui attacca questi pianeti.

Le tre protagoniste sono gestite relativamente meglio rispetto al resto del cast. Le interazioni tra CarolKamala e Monica sono senza dubbio tra i momenti migliori del film. Inoltre, le tre attrici fanno del loro meglio per rendere divertenti certi momenti, in parte riuscendoci. Un netto miglioramento è quello di Brie Larson: rispetto al suo primo film, Captain Marvel mostra un minimo di emozioni e sentimenti, rendendola meno “antipatica” agli occhi dello spettatore. Non tutto è positivo, però. Il terzo atto di “The Marvels“, per colpa della sua frettolosità, non riesce a gestire bene il personaggio di Monica Rambeau, soprattutto nella vera e propria conclusione del film.

Un film frettoloso e confuso

Nonostante quanto detto fino ad ora, il problema principale di “The Marvels” non è legato alla gestione di buona parte dei propri personaggi. Il peccato più grande della pellicola deriva dalla sua breve durata. Una delle problematiche tipiche di tutti i cinecomic, non solo quelli prodotti dai Marvel Studios, è la loro eccessiva lunghezza. Negli ultimi anni, la durata di questi è sempre stata intorno alle 2 ore e mezza. A causa di ciò, molti film risultavano lenti e pesanti senza alcun motivo. “The Marvels” è l’eccezione. Con solamente 1 ora e 45 minuti a suo nome, si tratta del film più corto dell’MCU.

La breve durata potrebbe essere considerato da molti come un pregio. Purtroppo, a causa di questa, “The Marvels” risulta incredibilmente frettoloso e confuso. Poco e nulla viene spiegato allo spettatore, la pellicola passa da un momento all’altro con pochissimi attimi di pausa. Il ritmo sostenuto del film è sicuramente positivo nelle scene d’azione, ben girate e particolarmente energetiche. Diventa un problema nelle varie sequenze d’esposizione, anch’esse ugualmente veloci. In questo secondo caso, la velocità citata si tramuta in confusione. Lo spettatore non riesce pienamente a comprendere determinate scelte dei personaggi, visto che vengono spiegate troppo rapidamente. Questa sensazione di confusione arriva al suo apice nel terzo atto, dove letteralmente nulla ha senso. In particolar modo, la già citata gestione di Spectrum nei minuti conclusivi del film risulta la singola scelta più confusa e frettolosa in un film molto confuso e frettoloso!

Considerazioni finali

Il nuovissimo prodotto dell’Universo Cinematografico Marvel è finalmente arrivato e, come in moltissimi altri casi recenti, si tratta dell’ennesima delusione. “The Marvels” ha pochissimi pregi a suo favore, principalmente legati alla gestione di due delle tre protagoniste e alle (pochissime) scene d’azione. Il resto del film? Da dimenticare! Con personaggi secondari neanche minimamente sviluppati, uno dei peggiori antagonisti dell’intero universo cinematografico, un ritmo frettoloso e confuso ed un terzo atto senza alcun senso, la pellicola è un vero e proprio fallimento sotto praticamente ogni punto di vista. Il futuro non è dei più luminosi in casa Marvel!

Pro

  • Le interazioni tra Carol, Kamala e Monica;
  • L’interpretazione di Brie Larson, un grande passo in avanti rispetto ai precedenti film dell’MCU;
  • Il ritmo frenetico delle scene d’azione, anche se…

Contro

  • …questo ritmo si tramuta in confusione nelle sequenze d’esposizione;
  • I personaggi secondari sono completamente inutili, in particolar modo Nick Fury;
  • La durata del film, che provoca una sensazione di frettolosità per tutta la pellicola;
  • Dar-Benn come antagonista;
  • La gestione di Spectrum nel terzo atto;
  • La sequenza “musical” sul pianeta Aladna

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Claudio Cassarà

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