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The Mandalorian, S03: la recensione completa

È finalmente tornata sugli schermi con una terza stagione “The Mandalorian“, la serie ambientata nell’universo di Star Wars prodotta da Disney+. Gli episodi sono tutti disponibili sulla piattaforma streaming della casa di Topolino. Nel cast ritroviamo Pedro Pascal nei panni del Mandaloriano Din Djarin. Tornano anche Carl Weathers nel ruolo di Greef Karga; Katee Sackhoff come Bo-Katan Kryze; Emily Swallow come L’Armaiola; Giancarlo Esposito come Moff Gideon. Senza perderci in ulteriori chiacchere, eccovi la recensione completa della terza stagione.

The Mandalorian: Il Ritorno

Finale di stagione dalla durata di 41 minuti. Ci troviamo su Mandalore, dove i protagonisti stanno combattendo l’esercito di Moff Gideon per riprendersi il pianeta. Partiamo col dire che questa è un’ottima puntata di per sé. Ci sono ottimi combattimenti, i personaggi principali hanno un giusto minutaggio, ma soprattutto la stagione riesce a concludersi in modo abbastanza soddisfacente.

L’unico grande difetto è che l’episodio, come finale di stagione, è un po’ sottotono. Ciò che manca in particolare è quell’effetto wow che c’era stato nei finali nelle stagioni precedenti, ciò che dava all’ultimo episodio quel tocco in più. Qui la storia si conclude anche troppo semplicemente, tra uno scontro e l’altro, arrivando ad una conclusione del grande arco narrativo della riconquista di Mandalore. Solo che tutto ciò succede lasciando un senso di indifferenza più che di delusione, un finale “insapore”.

 

Una stagione di alti e bassi

Finalmente si è conclusa la terza stagione di “The Mandalorian”. Una stagione che si concentra maggiormente sulla riconquista di Mandalore da parte dei protagonisti. Il problema principale è che per arrivare a questa missione, si passa per molti episodi dove succede molto poco, dato che Filoni e Favreau hanno lasciato un gran quantitativo di minutaggio dei primi episodi per raccontare ed esplorare la lore e la galassia di Star Wars. Il che, di base potrebbe anche essere un punto a favore, ma diventa quasi un contro se in un episodio più di metà è utilizzato per una trama secondaria, “filler” quasi.

C’è da dire anche che, come abbiamo potuto apprendere nel corso degli ultimi anni e dalla Star Wars Celebration del 2023, “The Mandalorian” è parte di un progetto più grande. Possiamo notare concretamente ciò da questa stagione in particolare. Viene introdotto un sentiero narrativo che vede come protagonista i rimasugli dell’impero galattico e che (con molta probabilità) sarà ripreso dalla quarta stagione della serie. Inoltre, dovrebbe essere proprio questo arco narrativo che collegherà “The Mandalorian” con serie come “Ahsoka”, ed il tutto potrebbe raggiungere il culmine nel film da poco annunciato con regista lo stesso Dave Filoni.

 

“The Mandalorian” con la stagione 3 matura

Questa stagione ha però portato anche molti miglioramenti rispetto a quelle precedenti. Primo su tutti è la maggiore dimensione dei set, che rendono l’ambiente dove si muovono i protagonisti più immersivo, più vivo. Ciò lo si può notare in particolare su Nevarro, dove si nota maggiormente la differenza rispetto alle stagioni precedenti. Questo upgrade fa si che anche pianeti come Coruscant risultino al meglio, proprio come successo nella serie “Andor”. Se consideriamo poi che il tutto è accompagnato da un altissimo livello della Computer Grafica, non possiamo fare altro che i complimenti al comparto tecnico.

I costumi poi sono un altro grande punto a favore, dato che qui raggiungono la vetta di tutta la serie. I Mandaloriani presenti hanno tutti un’armatura diversa, dal pattern unico che rende ognuno di loro riconoscibile semplicemente dall’elmo. Ciò vale non solo per l’esercito protagonista, ma anche per la controparte imperiale questa volta. Non abbiamo i soliti stormtrooper che siamo abituati a vedere nei film, ma una nuova variante. Degli assaltatori con delle armature che riprendono quelle dei guerrieri di Mandalore, ma anche dai cloni della trilogia prequel tanto amati da Filoni. Tornano le guardie pretoriane, ma con un design leggermente diverso da quello di “Episodio 8”, che le fonde meglio tra le fila dell’esercito di Gideon. Ed infine anche lo stesso Moff, che vediamo un una nuova veste, che a tratti ricorda Gar Saxon (Clone Wars), altre volte invece il temibile Darth Vader.

In conclusione, i combattimenti sono il vero punto di forza della serie. Anche nelle puntate più lente, abbiamo sempre almeno uno scontro ben realizzato, che sia per terra, per aria o nello spazio. Non sono mai monotoni, ma cercano di spaziare tra tutte le varie possibilità che questo universo offre. Abbiamo delle bellissime battaglie tra navicelle, passando per scontri con i blaster in stile western, fino ad arrivare ai classici duelli con la spada dove la Dark Saber stavolta mostra il suo meglio nelle mani di Bo-Katan Kryze.

 

La vera protagonista della stagione

Anche se nelle pubblicità varie alla serie vediamo come protagonisti i soliti Din Djarin e Grogu, a prendere le redini della stagione è qualcun altro. Parliamo del personaggio di Bo-Katan (Katee Sackhoff). Dopo il suo debutto in live action nella scorsa stagione (dove però aveva un ruolo decisamente più secondario), qui la vediamo in una veste da protagonista, accompagnando Mando ed il piccolo nelle loro avventure, spesso riuscendo addirittura ad eclissarli. A conti fatti, non c’era personaggio migliore da mettere in risalto durante questo arco narrativo.

Bo-Katan venne introdotta per la prima volta nella serie animata “Clone Wars”, per poi tornare in “Rebels”. In tutti queste sue apparizioni il suo personaggio è sempre stato strettamente legato a Mandalore e alla sua riconquista, dato che prima passò nelle mani di Darth Maul, e poi in quelle imperiali. Qui Bo-Katan rimane fedele al personaggio introdotto nelle serie animate, anche se la vediamo effettivamente maturata, considerando le non piacevoli esperienze nelle serie passate. Insomma, un ottimo personaggio, ben scritto, che dimostra anche al resto dell’industria cinematografica che si possono creare personaggi femminili forti senza passare dai soliti cliché.

 

The Mandalorian, S03: Conclusioni

Questa terza stagione di “The Mandalorian” è molto godibile nel suo complesso, nonostante i continui alti e bassi la posizionino probabilmente un filino sotto le due precedenti. C’è però da dare a Cesare quel che è di Cesare, e riconoscere i grandi salti in avanti dal punto di vista tecnico, che rendono questa stagione, almeno sotto l’aspetto puramente estetico, molto piacevole da vedere. Non abbiamo grandi evoluzioni per il rapporto tra Din Djarin e Grogu, ma d’altro canto Lucasfilm ci ha dato una perfetta trasposizione in live-action del personaggio di Bo-Katan, che fa da ottima protagonista per questo blocco di episodi. In conclusione, una stagione più sottotono rispetto alle precedenti, ma comunque godibile e di alta qualità.

Pro

  • Il personaggio di Bo-Katan Kryze;
  • Una qualità tecnica migliorata in molti aspetti;
  • I costumi dei protagonisti e degli imperiali;
  • I combattimenti, di vari tipologie e ben coreografati.

Contro

  • La lunghezza delle trame secondarie all’interno di alcuni episodi;
  • Din Djarin e Grogu messi troppo da parte;
  • Un finale un po’ sottotono.

Voi che ne pensate? Vi è è piaciuta la terza stagione? Fatecelo sapere sui nostri social! Per essere sempre aggiornati su altre news sul mondo del cinema, continuate a seguirci su Nasce, Cresce, Streamma.

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Andrea Antinori

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