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Sciopero degli sceneggiatori, Hollywood rischia la sospensione delle attività

di Alice Casati

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I problemi interni all’industria cinematografica degli ultimi anni hanno portato ad una situazione sempre più difficile in alcune parti del settore. Una di esse è da tempo quella relativa agli sceneggiatori, le cui condizioni lavorative sono addirittura peggiorate nel recente periodo. Ne è conseguito, lo scorso lunedì, l’inizio di quello che sembra un vero e proprio sciopero degli sceneggiatori. Non è un segreto il danno che ciò comporterebbe a Hollywood; analizziamo dunque le cause e i dettagli della vicenda.

Sciopero degli sceneggiatori a Hollywood

È The New York Times a riportare la notizia: l’origine degli avvenimenti degli ultimi giorni risale a lunedì scorso, quando il Writer Guild of America, sindacato degli sceneggiatori di cinema e televisione, ha divulgato i risultati di un sondaggio online. Quest’ultimo, finalizzato ad autorizzare uno sciopero contro le case di produzione e distribuzione, ha ottenuto i voti del 78% degli iscritti e, dei votanti, il 98% di voti positivi. L’enorme maggioranza, dunque, lamenta un disagio per le condizioni lavorative degli sceneggiatori, in particolare i salari e i diritti d’autore. Gli stipendi, infatti, sono rimasti statici nonostante le innovazioni dei servizi streaming, soprattutto per quanto riguarda le serie tv. Considerando l’inflazione, dunque, lo stipendio medio è sceso del 23%, mentre la paga minima si è estesa dal 33% degli sceneggiatori al 50%. Ma cosa comporterà tutto questo?

A partire dal 1° maggio, data di scadenza del corrente contratto triennale con gli Studios di Hollywood, gli sceneggiatori sospenderanno i loro lavori. A distanza di ormai due settimane, le trattative sembrerebbero aver avuto un minimo progresso. Tuttavia, a detta dei principali negoziatori, gli Studios avrebbero offerto solo esigue concessioni, assolutamente insufficienti per raggiungere un compromesso. Nel caso in cui non dovesse essere raggiunto, il 1° maggio darà il via al primo sciopero a Hollywood in 15 anni. Ricordiamo infatti lo sciopero degli sceneggiatori del 2007, che si era protratto per 100 giorni, costando all’economia di Los Angeles circa 2.1 miliardi di dollari.

Lo sciopero del W.G.A. era prevedibile?

Arrivati a questo punto la domanda sorge spontanea: sarebbe stato possibile prevedere questo sciopero? Secondo la Alliance of Motion Picture and Television Producers, che negozia per conto delle case di produzione, la risposta sarebbe affermativa. Stando alla loro dichiarazione, infatti, la notizia “non dovrebbe essere motivo di sorpresa“. Naturalmente è per noi impossibile sapere con certezza la verità sulla presunta premeditazione dello sciopero, ma la Alliance sembra avere le idee molto chiare. Ecco quanto dichiarato sull’attuale situazione:

Il voto per l’autorizzazione dello sciopero è sempre stato parte del piano dei W.G.A., annunciato già da prima che le parti si scambiassero le reciproche proposte. Il nostro scopo è, e continua a essere, il raggiungimento di un accordo corretto e ragionevole. Questo sarà possibile solo se il W.G.A. si impegnerà a concentrarsi su contrattazioni serie, discussioni approfondite sul problema con le case di produzione e la ricerca di compromessi ragionevoli.

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