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The Legend of Zelda, il film live-action è stato rinviato

di Redazione Network NCI

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L’annuncio è arrivato direttamente da Shigeru Miyamoto, attraverso un post pubblicato sui canali social Nintendo, in cui annuncia la nuova data di uscita e i motivi che hanno portato a questa scelta. Il film in live-action di The Legend of Zelda uscirà nelle sale il 7 maggio 2027, e non più il 26 marzo 2027 come precedentemente annunciato. Un rinvio breve, che comunque porta qualche malcontento, ma che risulta comunque irrisorio davanti alla possibilità di vedere ulteriormente migliorata la pellicola.

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Le parole di Miyamoto sul rinvio del film di The Legend of Zelda

Per ragioni legate alla produzione, abbiamo deciso di rinviare l’uscita del film live-action di The Legend of Zelda al 7 maggio 2027. Si tratta di qualche settimana in più rispetto alla data annunciata inizialmente, ma sfrutteremo questo tempo extra per rendere la pellicola migliore possibile. Grazie per la vostra pazienza!“, così Shigeru Miyamoto nel post che annuncia il rinvio del film di The Legend of Zelda. Non è da escludere che la scelta sia collegata al rinvio di Avengers: Secret War a dicembre 2027.

Non tutto il male viene per nuocere però. Ovviamente i fan aspettano con ansia la possibilità di ammirare finalmente la loro eroina sul grande schermo e “in carne ed ossa”, ma il rinvio potrebbe comunque essere una scelta condivisibile. Dopo il grande successo cinematografico di Super Mario Bros il Film, e con la ferma volontà di portare sul grande schermo i propri eroi più famosi, Nintendo non ha intenzione di sbagliare e deludere i fan.

Allo stesso modo non bisogna minimizzare la complessità di un progetto così ambizioso come un film live-action di The Legend of Zelda (difficoltà emerse per esempio in alcuni live-action targati Disney). La linea di Nintendo appare molto chiara, tutto deve essere perfetto e non sono ammesse sbavature. Siamo sicuri che il piccolo sacrificio chiesto ai fan verrà ben ripagato. A ogni modo manca ancora tempo, con la speranza che non saranno necessari ulteriori rinvii.

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Articolo di Mario Costa

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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