di Loris Carbone
In una recente intervista Neil Druckmann, direttore di The Last of Us, insieme a Cory Barlog di Santa Monica Studio, ha condiviso alcuni pareri riaguardo l’idea di sviluppare sequel di videogiochi. Secondo lui è meglio concentrarsi su un progetto per volta, senza prendere affatto in considerazione l’idea di dover continuare la storia a priori.
The Last of Us Parte 3 potrebbe non essere nei piani di Naughty Dog
Se si pensa a PlayStation non si può non pensare a Naughty Dog, e quindi a una delle figure più importanti della software house: Neil Druckmann. Come anche l’ottenimento del Legend Award a inizio 2024 ha confermato, Druckmann è uno sviluppatore di videogiochi molto talentuoso, con obiettivi ben precisi e idee altrettanto uniche. Per esempio possiamo considerare il suo approccio con i sequels nei videogiochi, argomento di una recente intervista alla quale ha partecipato insieme al direttore creativo di Santa Monica Studio, Cory Barlog.
Come possiamo leggere da IGN, durante il DICE Summit di Las Vegas di questa settimana, i due hanno risposto ad alcuni quesiti posti dal pubblico prima dell’evento tra cui il seguente: “Come affrontate tu e i tuoi team lo sviluppo dei personaggi in più giochi?”. La risposta di Druckmann è stata molto semplice e immediata: “Non penso mai a più giochi, perché il gioco che abbiamo davanti è così totalizzante“. Ha in seguito svelato alcune riflessioni alle quali ha pensato durante lo sviluppo di The Last of Us Parte 2, palesando che la sua visione sui sequels è riassumibile con “e se non ne facessi mai un altro?“. Una produzione è quindi totalizzante poiché non solo deve richiedere il massimo impegno nello sviluppo, ma anche perché se ci fosse un’idea particolarmente interessante non andrebbe salvata per un futuro bensì applicata in quel momento.
Da Uncharted a Intergalactic: The Heretic Prophet
Facendo l’unica eccezione con la seconda stagione della serie di The Last of Us, Druckmann non ha mai pensato a possibili evoluzioni future, nemmeno con altri franchise come Uncharted. “Quando abbiamo fatto Uncharted 1, non avevamo idea che avremmo fatto la sequenza del treno di Uncharted 2, o dove sarebbe stato Nathan Drake. L’abbiamo capito quando abbiamo fatto Uncharted 2. E alla fine, lo stesso quando abbiamo lavorato su Uncharted 3, lo stesso quando abbiamo lavorato su Uncharted 4“, ha continuato. L’intento è quindi sempre stato quello di migliorarsi e, con ogni capitolo, colmare le mancanze di produzioni passate, ragionando anche su quanto sia opportuno portare avanti una storia.
Parole come queste ovviamente inducono a ipotizzare su cosa Naughty Dog stia attualmente lavorando. Sappiamo che in cantiere c’è Intergalactic: The Heretic Prophet, nonostante non sappiamo ancora che tipo di gioco sia, ma al contempo molti fan vorrebbero il ritorno, che dalle parole di Druckmann potrebbe essere l’ultimo, di The Last of Us. Da questa intervista possiamo però dedurre che tutte le risorse, sia umane che economiche, sono probabilmente assegnate alla nuova IP e di conseguenza TLoU potrebbe non diventare una trilogia.
Secondo voi Naughty Dog cosa farà? E invece cosa vorreste facesse? Fatecelo sapere su Nasce, Cresce, Respawna e continuate a seguirci per altre notizie videoludiche!
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