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The Last of Us Part II Remastered: l’importanza dei Livelli Perduti

Con la Remastered per PlayStation 5, The Last of Us Part II si è arricchito con la modalità roguelike No Return e i Lost Levels, dei livelli tagliati proposti con il commento di Naughty Dog. A conti fatti sono proprio questi la vera sorpresa del pacchetto, dato che permettono di scoprire qualcosa di più sullo sviluppo dei videogiochi. Sono uno spiraglio sul processo produttivo di The Last of Us Part II.

In totale sono tre: Festa a Jackson, Le fogne di Seattle e La caccia al cinghiale. Si tratta, appunto, di livelli perduti; delle sezioni che gli sviluppatori hanno deciso di cancellare. Sono dunque dei livelli incompleti, dove possono mancare delle animazioni, il doppiaggio o alcuni suoni ambientali. È proprio qui, tuttavia, che risiede il loro fascino. Insieme ad alcuni messaggi vocali del team di sviluppo, ora è possibile scoprire qualcosa di più sul processo che ha portato alla creazione di The Last of Us Part II: un gioco ricchissimo di contenuti e di meccaniche, ma che inizialmente doveva essere ancora più grande.

Festa a Jackson

Il primo dei Lost Levels è Festa a Jackson, e il suo scopo sarebbe stato quello di approfondire la sera del ballo dove Ellie e Dina si sono baciate per la prima volta. La sezione mostra proprio gli attimi antecedenti alla scena presente nel gioco finale, anche se è stata pensata come flashback prima della parte alla fattoria. Dei tre si tratta sicuramente di quello più grezzo e incompleto, dato che è stato eliminato abbastanza presto poiché spezzava troppo il ritmo della narrazione.

Festa a Jackson

Nei panni di Ellie è possibile scoprire un po’ di quella che è la quotidianità a Jackson, con i bambini che giocano e gli adulti che chiacchierano davanti al fuoco. È anche possibile fare dei mini-giochi, che come spiegato da una sviluppatrice adattano le meccaniche di gameplay a un contesto meno violento e pericoloso. Il giocatore può inoltre conoscere Cat, l’ex-ragazza di Ellie che in passato le ha fatto il tatuaggio per coprire la cicatrice del morso.

Le fogne di Seattle

Il secondo Livello Perduto è quello delle fogne, a Seattle, dove Ellie si ritrova a esplorare una serie di cunicoli e stanze claustrofobiche. Questa sezione è già più completa, ma è stata eliminata per lo stesso motivo della festa a Jackson.

Si tratta infatti di una sezione piuttosto riflessiva, dove la giovane ragazza deve trovare una via d’uscita, e per farlo è costretta a percorrere una serie di strettoie. Queste hanno richiesto un attento lavoro al team di sviluppo, che ha dovuto anche modificare la telecamera per adattarla agli spazi stretti delle fogne. La parte più interessante è però quella relativa agli enigmi ambientali. Con questo livello Naughty Dog voleva sfruttare la corrente dell’acqua per offrire ai giocatori una serie di enigmi, che tuttavia rallentavano eccessivamente la risalita verso la superficie.

Apprendiamo inoltre che inizialmente le conseguenze del PTSD di Ellie si dovevano manifestare proprio in questa fase, ma poi gli sviluppatori hanno deciso di mostrare gli effetti del trauma alla fattoria, in un luogo e in un contesto più adatto.

La caccia al cinghiale

Arriviamo, infine, alla caccia al cinghiale, il livello più completo e di fatto quello che dei tre è stato tagliato per ultimo. Qui Ellie, appunto, è a caccia di un cinghiale. Come spiegato nel commento, Naughty Dog ha modificato più volte questa parte dato che voleva che fosse il più organica possibile.

Doveva essere un momento dove il giocatore viveva in prima persona il trauma di Ellie, ormai indissolubilmente legata alla violenza. La caccia al cinghiale, infatti, non è altro che un atto di estrema violenza non necessaria. Ellie non è a caccia per necessità, per sopravvivenza, ma solo per provare a saziare la sua sete di sangue. Gli sviluppatori lo hanno detto chiaramente: Ellie non avrebbe fatto alcun accenno del cinghiale a Dina, riportandole dalla caccia solamente dei conigli.

Caccia al cinghiale

Come detto, questa parte è stata modificata più e più volte da Naughty Dog, che progressivamente ha snellito la sequenza fino a renderla praticamente completa. I ritmi però ne avrebbero risentito lo stesso, e alla fine è stato deciso di eliminarla. Nel gioco finale è comunque possibile trovare un riferimento nel diario di Ellie, dove si trova proprio il disegno del cinghiale abbattuto.

Uno spaccato del processo produttivo di The Last of Us Part II

Abbiamo apprezzato davvero molto i Lost Levels, che con circa quarantacinque minuti di contenuti ci hanno permesso di comprendere meglio il lavoro dietro The Last of Us Part II. Dalle parole degli sviluppatori emergono le idee iniziali, gli sviluppi, i tentativi riusciti e falliti e le motivazioni per cui alla fine si è deciso di tagliare questi livelli. I Livelli Perduti permettono anche di capire meglio il personaggio di Ellie, il suo rapporto con Dina e con il trauma legato alla perdita di Joel.

È molto interessante, infine, notare come alcune delle meccaniche narrative e di gameplay di questi livelli siano state integrate qua e là nell’opera finale, dimostrando concretamente come lo sviluppo di un videogioco sia un processo tutt’altro che lineare.

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