di Simone De Mattia
Esce oggi su Netflix “The Good Nurse“, il nuovo film di Tobias Lindholm che vede protagonista i due premi Oscar Jessica Chastain e Eddie Redmayne. Il film, prodotto da Darren Aronofsky è l’adattamento per il piccolo schermo dell’omonimo libro scritto da Charles Graeber. Viene raccontata la storia di Charlie Cullen, l’infermiere serial killer attivo dal 1988 fino all’inizio degli anni 2000.
Di chi ci si può fidare?
Amy Loughren (Jessica Chastain) è un’infermiera di talento e apprezzata dai pazienti, che lavora esclusivamente durante i turni di notte. Dopo aver iniziato a mostrare i primi sintomi di un problema al cuore sollecita che le venga affiancato qualcuno, in modo da alleggerirle il lavoro. Amy decide quindi di fare una visita cardiologica durante la quale le viene diagnosticata una cardiomiopatia. Non avendo ancora un’assicurazione deve tenere i denti stretti e attendere che le venga assegnata dopo diversi mesi di lavoro in quell’ospedale. Riesce a trovare supporto e conforto in Charles Cullen (Eddie Redmayne), nuovo infermiere che le viene affiancato.
Questo entra velocemente nella vita di Amy, tanto da aiutarla anche con le figlie, salvo nascondere un importante segreto. Presto infatti iniziano a morire diversi pazienti in circostanze particolari, ma fra tutti questi decessi sembra esserci uno schema che riconduce a Charles.
Un film intenso che soffre l’eccessiva lunghezza
La trama di “The Good Nurse” è basata sul mistero che si va piano piano a creare intorno al personaggio di Charles. Questi è stato licenziato da diversi ospedali, ha un passato burrascoso con la moglie, ma Amy lo ha accolto nella sua sfera personale e lo difende dalle accuse. Anche lei deve iniziare a ricredersi quando si trova davanti ai fatti. Tutto questo cattura l’attenzione dello spettatore che, qualora non conoscesse la storia di Charles Cullen, si interessa alla vicenda e vuole scoprire come va a finire.
Se da un lato questo è un grande punto a favore della pellicola, dall’altro invece la durata è un grande difetto. Due ore circa non sono molte per un film in genere, ma in questo caso specifico ci sono alcuni momenti in cui la narrazione rallenta terribilmente. Abilmente però alcuni snodi di trama richiamano l’attenzione dello spettatore, che di nuovo si sente preso dal film.
Ottime scelte tecniche e del cast
Jessica Chastain e Eddie Redmayne sono entrambi premi Oscar. La prima ha vinto come Miglior attrice protagonista alla premiazione del 2022 per l’interpretazione in “Gli occhi di Tammy Faye” (Michael Showalter). Redmayne ha invece vinto come Miglior attore protagonista 2015 per l’interpretazione di Stephen Hawking ne “La teoria del tutto” (James Marsh). Fra i due si nota un’ottima sintonia, entrambi giovani e talentuosi. Lei un’attrice versatile nei panni di un’infermiera di talento ma piena di difficoltà. Lui un attore in grado di immergersi completamente nei panni dei propri personaggi, che questa volta indossa la divisa di un infermiere misterioso con un segreto da nascondere.
Dal punto di vista della regia Lindholm ha fatto un ottimo lavoro, presentandoci immagini semplici ma pulite, senza virtuosismi ma funzionali alla narrazione. Questo film è la conferma delle capacità del regista danese, conosciuto per “Il sospetto” (2012) e “Un altro giro” (2020), di cui vi lasciamo la recensione a questo link, entrambi con Mads Mikkelsen protagonista. Anche la fotografia e la scelta della color palette sono azzeccate. Queste prediligono dei colori freddi per accostarsi al contesto invernale, morbidi, a volte tendenti al rosato.
Considerazioni finali su The Good Nurse
“The Good Nurse” non arriva come un fulmine a ciel sereno. È un film che racconta la storia di un serial killer realmente esistito e lo fa in maniera scolastica, cosa che non toglie nulla al film ma neanche lo valorizza particolarmente. I due protagonisti sono molto bravi e pienamente nelle parti. Nota di merito anche a Noah Emmerich, noto soprattutto per il ruolo di Marlon in “The Truman Show” (Peter Weir, 1998), uno dei detective che indaga su Cullen. Un’ottima produzione di Netflix, che ci dimostra di poter proporre prodotti di ottima qualità su fatti realmente accaduti. Un altro esempio ancor più eclatante è la recente serie “Dahmer“, serie che racconta i fatti del Mostro di Milwaukee. “The Good Nurse” è disponibile da oggi su Netflix, vi lasciamo qui sotto il link al trailer.
PRO
- Cast e comparto tecnico decisamente azzeccati;
- Il mistero attrae lo spettatore.
CONTRO
- Durata della pellicola;
- In alcuni momenti la narrazione rallenta di molto.
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