The First Berserker: Khazan è un action RPG soulslike sviluppato da Neople e pubblicato da Nexon, ambientato nell’universo di Dungeon e Fighter. Il titolo racconta la storia di Khazan, un tempo fiero paladino dell’Impero Pell Los, ora un guerriero tradito e perseguitato. Costretto, ora, a impugnare nuovamente la spada per reclamare la propria innocenza e vendicarsi di chi lo ha condannato.
Visivamente, The First Berserker: Khazan colpisce (in modo positivo) con uno stile grafico che richiama molto il genere degli anime. Le ambientazioni, in gran parte del gioco, sono oscure e ben caratterizzate. Il design dei personaggi e soprattutto dei nemici è ben curato e distintivo. Inoltre, gli effetti visivi durante i combattimenti esaltano l’azione senza risultare eccessivi, mantenendo sempre un’ottima leggibilità e chiarezza su schermo.
Tradito, torturato e cacciato come un criminale, Khazan si trova in un mondo ostile e corrotto, dove deve affrontare nemici spietati e risvegliare la sua furia da berserker per riprendere ciò che gli è stato tolto. La trama, pur seguendo alcuni cliché del genere, è ben sviluppata e arricchita da cinematiche suggestive. Il tono, è maturo e crudo, nonostante la grafica in stile anime possa trarre in inganno, è in perfetta sintonia con l’atmosfera cupa e sanguinosa del gioco.
Il gameplay di The First Berserker: Khazan è fortemente ispirato ai titoli soulslike di FromSoftware, ma con un approccio sulla campagna principale e le varie missioni simile a Nioh. Ovviamente, non parliamo di un open world, ma di una campagna lineare che si sviluppa, appunto, attraverso missioni principali e secondarie (quest’ultime abbastanza ripetitive e con boss “riciclati”). Come in ogni gioco Soulslike che si rispetti, sconfiggere nemici e boss comporta il guadagno di oggetti e punti esperienza da investire nelle statistiche del personaggio.
La progressione, è possibile tramite i tradizionali checkpoint, i falò (per i veterani del genere), che permettono di “rifocillarsi”, ma facendo respawnare anche tutti i nemici, una meccanica tipica del genere.
Tuttavia, rispetto ai classici Soulslike, Khazan introduce due importanti novità. La prima riguarda la possibilità, dopo aver completato una fase iniziale del gioco, di abbassare la difficoltà a “facile”. Questo comporta una riduzione dei danni subiti e un aumento del danno inflitto dal giocatore, il che rende il gameplay molto più gestibile.
La seconda innovazione è molto più interessante: quando si muore contro i boss, è comunque possibile guadagnare esperienza completando una sorta di mini obiettivi relativi al combattimento. Questa meccanica, in parte, riduce la frustrazione tipica dei numerosi tentativi contro i boss, poiché permette di salire di livello mentre si impara a conoscere meglio il move set del nemico, rendendo, per certi versi, ogni morte più gratificante e utile per la progressione.
Il sistema di combattimento è senza dubbio il fulcro dell’esperienza offerta da The First Berserker: Khazan. Il gioco mette a disposizione solo tre tipologie di armi, ma ogni stile di combattimento è profondamente personalizzabile grazie a rami di abilità che permettono combo avanzate, abilità ed attacchi speciali.
L’influenza di Sekiro: Shadows Die Twice è evidente, soprattutto nella meccanica dei parry perfetti e nella gestione della barra di postura dei nemici, che si affianca alla loro barra della salute. Indebolendo questa barra con attacchi ben piazzati e parate precise, è possibile eseguire colpi fatali devastanti. Un’altra caratteristica ripresa quasi fedelmente da Sekiro è la “contromossa Mikiri“, per chi ha giocato al titolo di FromSoftware sa bene che questa tecnica permette di contrastare gli attacchi “imparabili” del nemico con un contrattacco decisamente efficace. Se da un lato il combat system brilla per queste scelte, dall’altro la schivata risulta un po’ meno efficace rispetto ai souls più “tradizionali”. Dopo ore di combattimenti e diverse situazioni testate, possiamo affermare che per la maggior parte delle volte tentare un parry perfetto è sempre la miglior soluzione.
The First Berserker: Khazan si afferma come un ottimo esponente del genere soulslike, capace di offrire un combat system tecnico e appagante, con meccaniche alla Sekiro e una struttura più simile a Nioh. Per certi versi, non è il titolo ideale per chi si affaccia al genere per la prima volta, nonostante l’introduzione della modalità “facile”.
Il titolo è perfetto, invece, per chi è già un veterano del genere e cerca una sfida ostica ma davvero appagante. Non ci resta che affermare che Neople ha fatto davvero un ottimo lavoro, soprattutto considerando che è il primo titolo di questo genere. In più, aggiungiamo che, ad oggi in molti propongono titoli di questo genere che, tendono a dividere il pubblico: o vengono acclamati e amati, oppure ricevono critiche severe.
Recensione di: Pasquale Scudiero
Versione testata su PlayStation 5.
Pro
Combat System vario e soddisfacente
Direzione artistica affascinante
Boss Fight Spettacolari
Contro
Missioni secondarie ripetitive e banali
Il loot system lascia a desiderare
Trama a tratti superficiale
Voto complessivo: 7,5/10
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