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The Boys S03 Episodio 6, la recensione: Herogasm

di Gabriele Di Nuovo

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Disponibile dal 24 giugno su Amazon Prime Video il sesto episodio della terza stagione di “The Boys”. Nel cast troviamo Karl Urban, Jack Quaid, Laz Alonso, Tomer Capone, Karen Fukuhara, Antony Starr, Erin Moriarty e Jensen Ackles. La serie è ideata da Eric Kripke basata sull’omonimo fumetto di Garth Ennis e Darick Robertson.

Il momento tanto atteso è giunto. L’episodio basato sull’omonima storia del fumetto chiamata “Herogasm” è arrivato sui nostri schermi. Ma tutta la violenza e la follia promessa dallo showrunner e dal cast della serie è stata mostrata in modo soddisfacente? La risposta la si può trovare guardando l’episodio; un episodio molto “The Boys” che, tranne per qualche momento divertente, non offre tutti questi contenuti espliciti promessi. Ma andando oltre le premesse di questo episodio, la narrazione della serie prosegue imperterrita verso il finale di stagione, offrendo grandi performance e risvolti interessanti.

Vendetta, festini e discussioni

Butcher (Karl Urban), Hughie (Jack Quaid) e Soldatino (Jensen Ackles), vanno a caccia dei fratelli TNT per portare avanti il piano di vendetta dell’eroe ritrovato. Nel frattempo Patriota (Antony Starr) cerca di tenere le redini della Vought, mostrandosi non solo instabile, ma debole psicologicamente. Cercando di fermare il trio nel colpire i vecchi eroi del team Payback, LM (Laz Alonso) e Starlight (Erin Moriarty) si ritrovano davanti ad Herogasm, una festa a base di sesso e droga che coinvolge numerosi eroi di secondo piano.

Ed è proprio questo fantomatico festino che avrebbe dovuto offrire l’episodio più folle del piccolo schermo, ma le promesse si sono rivelate solo una semplice operazione di marketing. Ma tutto questo non penalizza l’episodio, anzi, siamo davanti al miglior capitolo di questa terza stagione. Con alcuni momenti divertenti nel corso di Herogasm, ne troviamo altri decisamente action e soprattutto drammatici, dove alcuni personaggi vengono sviluppati al meglio.

“The Boys” non è mai stata una storia sui buoni

In “The Boys” nessuno è buono e tanto di meno cattivo, anche se alcuni di loro potrebbero esserlo. Il dualismo presentato tra il team di Butcher e i Sette campeggiati da Patriota, non rappresentano più le due facce della medaglia. La squadra di eroi quanto quella degli ex agenti della CIA, è più divisa che mai. Ognuno di loro cerca di raggiungere i propri obiettivi o persino la vendetta, portando così ad un punto di rottura sulla loro moralità. Se già la moralità dei Sette era corrotta sin dal principio, quella della squadra di Butcher crolla (in parte) definitivamente con questo sesto episodio. Da una parte troviamo un LM pronto a fare la cosa giusta senza spargimenti di sangue e uso di V24, nonostante sia comunque guidato da un sentimento di vendetta, dall’altra troviamo Butcher e Hughie pronti a tutto pur di eliminare Patriota definitivamente, anche a costo di perdere un minimo di umanità e i pochi rapporti umani presenti nella loro vita.

 

the boys

 

Se abbiamo i Boys in crisi, ormati più simili che mai ai loro nemici, troviamo invece alcuni membri dei Sette quasi pentiti o bloccati da un qualcosa o da sé stessi che li impedisce di essere migliori. A-Train affronta le conseguenze delle sue azioni quando è la sua vita personale ad essere toccata, mentre con Patriota scopriamo che nonostante tutto, un briciolo di umanità è rimasta. A far emergere al meglio tutto questo ci pensa per l’ennesima volta una performance eccelsa di Antony Starr. L’attore neo zelandese, dopo aver mostrato la calma e la pazzia del suo personaggio, regala allo spettatore un Patriota debole e umano. Collegando questo a quanto succede nel fumetto, siamo certi che ne vedremo delle belle per il finale di stagione e per lo sviluppo dell’antagonista della storia.

Azione, divertimento, altri cameo e la solita storyline superflua

“The Boys” con “Herogasm” offre non quanto promesso, ma mostra la solita e ormai inconfondibile dose di follia della serie di Eric Kripke. Infatti i momenti strani e divertenti sono presenti durante la “visita guidata” del festino e strappano decisamente il sorriso, strizzando anche l’occhio ai lettori dell’opera omonima di Garth Ennis e Darick Robertson. La parte finale dell’episodio ci offre la migliore scena di combattimento vista nel corso di queste stagioni e il suo arrivare come un fulmine a ciel sereno, sorprenderà chiunque. Inoltre anche in questo sesto episodio, abbiamo altri cameo provenienti dal mondo di Hollywood che strappano un sorriso, complice la scena iniziale dell’episodio.

 

the boys

 

Ma se abbiamo avuto azione, divertimento e risvolti narrativi che colpiscono la crescita dei personaggi, dall’altra troviamo una storyline gestita in modo discutibile e soprattutto i “corpi estranei” chiamati Frenchie e Kimiko. Ormai la coppia di innamorati interpretati da Tomer Capone e Karen Fukuhara sono il tasto dolente della serie. La storia in alcuni punti potrà andare velocemente, ma la gestione atta a regalare minutaggio ai due personaggi non solo annoia, ma penalizza la narrazione dell’intera serie. Offrire loro meno spazio oppure portarli all’interno degli eventi principali, può solo giovare ai loro personaggi e all’intera serie.

Considerazioni finali

Il sesto episodio di “The Boys” è attualmente il miglior episodio della terza stagione. Con dei momenti irriverenti e altri decisamente drammatici, la serie consolida il suo status quo all’interno del genere supereroistico del piccolo schermo. Mostrando un grandissimo cast, lo show di Eric Kripke regala al pubblico una storia decisamente più umana senza buoni o cattivi. Nonostante questo, la serie cade nella trappola della gestione delle storyline multiple, dove alcune sono molto rapide, con tanto di eccessiva importanza data a Frenchie e Kimiko. Al netto di questo, “The Boys” non perde il suo DNA e anzi finalmente la serie è arrivata ad un punto di svolta non solo visivo, ma anche narrativo.

Pro

  • Le interpretazioni del cast sempre in crescendo con il passare degli episodi;
  • L’alternare momenti divertenti ad altri drammatici;
  • Il rendere sottile il confine tra bene e male, giusto e sbagliato;
  • Il combattimento finale.

Contro

  • Ancora una volta la storia tra Frenchie e Kimiko spezza negativamente il ritmo della narrazione;
  • Il marketing esagerato per questo episodio, portando a creare aspettative esagerate agli occhi dello spettatore.

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Ecco a voi le recensioni degli episodi precedenti di “The Boys”:

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