di laraguidobono

Kate Cox, una donna di 31 anni già madre di due bambini, ha deciso di uscire dallo stato del Texas per poter abortire, vista la sua situazione di gravidanza ad alto rischio. Infatti, nonostante fosse stata diagnosticata al feto la trisomia 18, in nessun modo la donna era riuscita ad ottenere il permesso per l’interruzione della gravidanza.

Donna incinta lascia il Texas per poter abortire

Kate Cox, cittadina texana, dopo una lunga battaglia legale persa, è uscita dal suo paese per interrompere la gravidanza, vista la grave condizione genetica del bambino da lei portato in grembo. Si tratta infatti della Trisomia 18, anche conosciuta come Sindrome di Edwards, che porta ad anomalie fisiche e problemi agli organi interni. Solo il 5-10% dei neonati con questa sindrome supera il primo anno di vita, e anche la fertilità della madre può essere compromessa dopo questo tipo di gravidanza.

Quando Kate Cox aveva saputo della condizione genetica del bambino, si era subito mobilitata per potersi sottoporre ad un aborto emergenziale, e in un primo momento un giudice glielo aveva concesso, nonostante lo stato del Texas lo scorso anno avesse vietato l’interruzione volontaria di gravidanza, limitandone la possibilità solamente alle prime settimane di vita del feto.

Tuttavia, a seguito di tale sentenza, Ken Paxton, procuratore generale del Texas contrario all’aborto, aveva fatto appello alla Corte Suprema, chiedendo di bloccare l’ordinanza del giudice. Infatti, come riportato da TGCOM24, sosteneva che fosse necessario più tempo per poter emettere una sentenza definitiva. Tale sentenza, però, non è stata emessa in tempi brevi, così Cox ha preso la sua decisione.

A supportare la donna, il Centre for Reproductive Rights, un’organizzazione pro-choice che si occupa di seguire casi come il suo. Nancy Northup, presidente del centro, ha dichiarato che Cox non poteva ritardare ulteriormente la pratica abortiva, visti i suoi ben quattro ricoveri d’urgenza durante la gravidanza. Così, la giovane donna ha deciso di partire, e al momento l’organizzazione non ha detto dove si sia recata.

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