di Alessandro Lucchini
Mai come in questo periodo abbiamo avvertito la necessità di investire sulla ricerca medico-scientifica. Questi anni di pandemia hanno evidenziato un bisogno impellente di puntare maggiormente sulla prevenzione delle malattie. In questo senso, dall’Humanitas di Milano, è arrivata una ventata d’aria fresca, decisamente all’avanguardia, il progetto Synthema.
Il progetto Synthema
Il Cancer Center dell’ospedale Humanitas, a Milano, ha pubblicato e presentato il progetto Synthema. Ma in che cosa consiste? Innanzitutto, il punto focale dell’intero progetto è dato dall’utilizzo di avatar creati da un’intelligenza artificiale, che ricreeranno delle cartelle cliniche di pazienti reali. In questo modo, i medici potranno studiare e lavorare senza intaccare la privacy dei singoli pazienti, aumentando anche l’efficacia lavorativa. Come risultato avremo la creazione di dati sintetici, che andranno a contrastare la frammentazione delle informazioni che caratterizza l’ambiente della ricerca scientifica. Grazie a questi dati, sarà possibile formare una sorta di alter ego di un paziente, che ne assorbirà tutte le informazioni cliniche, biologiche e genetiche, senza farne una copia fine a sé stessa, ma mettendo in relazione i vari numeri.
Focus sulle malattie rare
Il progetto avrà inizio nel 2023, grazie ad una sovvenzione ricevuta dalla Commissione Europea di circa 7 milioni di euro. Il focus riguarderà lo studio di malattie ematologiche rare quali anemia falciforme e leucemia mieloide acuta. La scelta di porre l’accento su queste patologie non è casuale: spesso, lo studio di queste malattie è caratterizzato da una lentezza causata dal basso numero di informazioni, frammentate e disperse nei vari centri di ricerca. L’obbiettivo dell’Humanitas è quello di creare un Hub internazionale, in grado di ergersi come punto di riferimento nel settore.
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