Superman è finalmente approdato nelle sale e noi siamo andati a vederlo. La nuova fatica di James Gunn, che dà il via al nuovo universo cinematografico DCU, è semplicemente qualcosa di sensazionale. Il regista dei Guardiani della Galassia, ora co-CEO dei DC Studios, è riuscito nell’arduo compito di rappresentare Superman per quello che il personaggio stesso vuole essere: un umano. Un umano con dei poteri alieni che deve far fronte alla minaccia rappresentata dal potente Lex Luthor, il suo acerrimo nemico.
Ecco una recensione dettagliata, senza spoiler, di Superman, con i suoi pro ma anche con alcuni contro, seppur di poco conto.
Ovviamente, l’origin story di Superman la conosciamo tutti, e per questo motivo James Gunn ha optato per non rinarrarla. Quindi, appena inizia il film, si viene catapultati immediatamente al centro dell’azione. Un Superman ferito, in seguito allo scontro con il Martello di Boravia, viene aiutato dal fido cane Krypto e portato nella Fortezza della Solitudine, per permettere al padrone di recuperare le forze, come già visto nei trailer.
Una novità interessante, circolata nelle settimane precedenti, è quella del breve contesto in stile Star Wars all’inizio del film. Questa piccola introduzione ci informa del fatto che i metaumani esistono da centinaia di anni e che il mondo ne è già a conoscenza. Un’innovazione intelligente che permette allo spettatore di entrare sin da subito nel nuovo universo DCU.
James Gunn è riuscito a caratterizzare i personaggi in maniera eccellente, dando loro la giusta profondità. David Corenswet e Rachel Brosnahan sembrano nati per interpretare Clark Kent/Superman e Lois Lane, e la chimica tra di loro è qualcosa di magnifico.
Non possiamo non citare Krypto, il cane di Superman. Divertente, allegro e fortissimo, il migliore amico dell’uomo si fa notare in ogni scena in cui è presente. James Gunn, ancora una volta, dimostra il suo grande amore per gli animali.
Anche i membri della Justice Gang, ovvero Guy Gardner, Hawkgirl e Mr. Terrific, sono ben scritti e interpretati, soprattutto quest’ultimo, che in certi momenti ruba la scena.
Ma colui che ha reso di più nel suo ruolo è senz’altro il Lex Luthor di Nicholas Hoult. L’ex Bestia degli X-Men incarna tutte le giuste sfaccettature del villain calvo: manipolatore, calcolatore, cinico, sadico e opportunista. Una figura priva di poteri ma dotata di un’intelligenza fuori dal comune, che gli permette di raggiungere i suoi obiettivi e contrastare la sua nemesi, Superman. Dimenticatevi del Luthor “Joker” di Jesse Eisenberg. Il Lex di Hoult è un’interpretazione fuori dal comune, che supera di gran lunga anche quella memorabile del compianto Gene Hackman nei film di Richard Donner. Un vero e proprio genio del male, senza scrupoli e senza rimorsi.
Menzione d’onore anche per i personaggi secondari, come Metamorpho, interpretato da un ottimo Anthony Carrigan, e i membri del Daily Planet, tra cui spicca Jimmy Olsen, deus ex machina di alcune situazioni importanti del film.
Superman non è piaciuto ai critici sostenitori del conservatorismo americano, che hanno stroncato il film. Il motivo non è stato ben esplicitato da questi ultimi, ma la chiave d’interpretazione ve la diamo noi. Il lungometraggio tratta un tema delicatissimo: la situazione disperata causata dalle tante guerre in atto, dove molti civili, tra cui tanti bambini, continuano a perdere la vita a causa della volontà dei leader di Stati che non si fanno scrupoli nel perseguire obiettivi bellici e geopolitici. Nella pellicola, lo stato oppresso si aggrappa a una sola speranza per ottenere la libertà: Superman.
Per quanto riguarda la colonna sonora, non possiamo che fare un immenso applauso ai compositori John Murphy, alla sua ennesima collaborazione con Gunn, e David Fleming. I due hanno ripreso il tema originale di Superman del 1978 e lo hanno riadattato con modifiche intelligenti e coinvolgenti. Il risultato è eccellente. Una soundtrack che sicuramente entrerà nella storia e nel cuore degli spettatori.
Di film perfetti e senza sbavature ce ne sono davvero pochi, da contare probabilmente sulle dita di una mano, e anche Superman non è esente da piccoli errori.
La CGI in alcune (pochissime) situazioni stona un po’ e certe scene appaiono superflue. Tuttavia sono elementi di poco conto che non vanno ad intaccare il prodotto finale.
Superman ha anche due scene post-crediti, ma non scriveremo niente a riguardo.
VOTO: 8,5
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Articolo di Salvatore Carboni
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