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Super green pass e dose booster, cosa cambia dal 10 gennaio

di Redazione NCI

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Dal 10 gennaio il Super green pass sarà esteso a quasi tutte le attività. La dose booster del vaccino invece passa a 4 mesi dalla seconda. Queste sono le più importanti misure per il contenimento del Covid-19 attive dal 10 gennaio ed approvate con il decreto del 29 dicembre. Non sono però le uniche novità introdotte.

Super green pass e dose booster

Dal 10 gennaio fino al termine dello stato di emergenza il Super green pass (che si ottiene con il ciclo vaccinale completo o con la guarigione dal Covid) viene esteso alle seguenti attività: alberghi e strutture ricettive; feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose; sagre e fiere; centri congressi; servizi di ristorazione all’aperto; impianti di risalita con finalità turistico-commerciale anche se ubicati in comprensori sciistici; piscine, centri natatori, sport di squadra e centri benessere anche all’aperto; centri culturali, sociali e ricreativi per le attività all’aperto. Inoltre anche nei mezzi di trasporto pubblici, sia locale che regionale, diventa obbligatorio il Super green pass. Fino al 10 febbraio però chi possiede il green pass di base (si ottiene anche con un tampone, sia rapido che molecolare) ha l’accesso ai mezzi pubblici per spostarsi da e per le isole minori per motivi di salute o di studio.

Super green pass

Il 10 gennaio entra in vigore anche l’avvio delle somministrazioni dei richiami dei vaccini anti Covid (booster) con un intervallo ridotto a 4 mesi dalla seconda dose. Il booster viene esteso anche alla fascia 12-15 anni a cui viene raccomandata “la somministrazione di una dose di vaccino Comirnaty di Pfizer/Biontech, al dosaggio di 30 mcg in 0,3 ml, indipendentemente dal vaccino utilizzato per lo stesso”. Inoltre la circolare del Governo specifica “le stesse tempistiche previste per i soggetti a partire dai 16 anni di età”.

Gli altri provvedimenti

L’ordinanza prevede anche il passaggio di quattro nuove regioni in zona gialla. Si tratta di Abruzzo, Emilia Romagna, Toscana e Valle d’Aosta. Prorogata per altri quindici giorni invece la permanenza in zona gialla del Friuli Venezia Giulia e della Calabria.

Il 10 gennaio prevede anche il rientro a scuola dopo le vacanze natalizie. Le novità riguardano l’obbligo per le maestre e i professori di usare le mascherine Ffp2, anche nelle classi primarie e secondarie dove ci sono alunni che non portano la mascherina perché esentati per motivi specifici. In caso di una positività in classe, nei nidi e nelle materne scatta la sospensione delle attività per 10 giorni. Prevista anche la quarantena obbligatoria fino ad esito del tampone negativo.

Nella scuola primaria con un solo caso si applica la sorveglianza, con tampone al primo e al quinto giorno dalla scoperta del caso. Con 2 positività si passa in Dad per 10 giorni con obbligo di tampone negativo alla fine.

Nelle scuole medie e superiori con un caso si procede con la sorveglianza e obbligo di mascherina Ffp2. Con 2 positivi chi ha ricevuto la dose booster o è guarito dal Covid da meno di 4 mesi rimane in classe, gli altri vanno in Dad. In caso di 3 contagiati tutti gli studenti seguiranno le lezioni da remoto per un tempo massimo di 10 giorni. Inoltre fino a fine febbraio nelle scuole secondarie di primo e secondo grado e nelle farmacie, per gli studenti che dovranno fare auto-sorveglianza  i tamponi saranno gratuiti. Con questi provvedimenti quindi, il governo si augura che la situazione migliori e le prossime settimane saranno decisive.

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do Davide Gerace

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