di Enea Bacciocchi

Una tragedia assolutamente evitabile è accaduta in un villaggio in Sudafrica. Purtroppo le persone, spesso, si lanciano in attività che non sono alla loro portata e, per un briciolo di notorietà, rischiano di mettere a repentaglio la propria vita.

L’ultima “quasi-impresa” sostenuta non è andata a buon fine, con il protagonista della vicenda che ha perso la vita dopo una breve sosta in ospedale. Il motivo? Una gara per finire una bottiglia di Jägermeister in meno di due minuti.

Per chi non lo conoscesse, il liquore a base d’erbe proveniente dalla Germania ha una graduazione alcolica di 35 gradi. Viene usato come digestivo al termine dei pasti e sicuramente una bottiglia intera scolata in pochi secondi non può fare bene al nostro corpo.

La sfortunata vicenda in Sudafrica

L’identità della vittima non è stata rivelata dalle autorità locali, ma dovrebbe essere un ragazzo tra i 25 ed i 30 anni.  Come riportato da diverse testate internazionali, tra cui The Indipendent, in un villaggio si sarebbe tenuta una gara a premio con diversi partecipanti. Chiunque fosse riuscito a scolarsi una bottiglia di Jägermeister in meno di due minuti, avrebbe vinto 200 rand sudafricani, l’equivalente di circa 10 dollari.

In un video diventato virale, si vede l’uomo tracannare l’intera bottiglia con solo una piccola pausa nei due minuti. Attorno a lui le persone lo applaudono e lo incitano. Secondo quanto riporta il portale sudafricano SowetanLive, l’uomo poco dopo ha iniziato ad accusare un malore ed è stato trasportato in una clinica locale. Nonostante i tentativi di rianimazione, poco dopo è deceduto.

Secondo uno studio del 2017, in Sudafrica, una persona su tre ha riferito di aver bevuto alcolici, mentre una su sette dichiara di averne abusato. Un vero e proprio problema per la nazione, visto anche che il maggior numero di consumatori è compreso tra i 25 e i 34 anni. Il problema in questo caso è stata però la grande quantità ingerita in brevissimo tempo che ha portato ad un vero e proprio avvelenamento da alcool. L’organismo infatti può smaltirne facilmente solo piccole quantità alla volta.

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