di Giorgio Stanga

Nella giornata di martedì 9 gennaio, il Parlamento della Sud Corea ha messo al bando la produzione e la vendita di carne di cane! Come riportato anche da TGCOM24, il Parlamento ha preso la decisione con 208 voti a favore e nessuno contrario. Il testo, che diventerà legge a tutti gli effetti a partire dal 2027, vieterà la macellazione, l’allevamento, il commercio e la vendita di carne di cane. Per chi dovesse trasgredire alla norma, la pena è della reclusione fino a 3 anni o multe fino a 20 mila euro.

Un prodotto tipico della Corea del Sud

In Sud Corea, la carne di cane viene mangiata da secoli. Infatti, è stata una fonte di alimentazione nei periodi di scarsità di cibo (si pensi all’occupazione giapponese del paese, tra il 1910 e il 1945 o alla guerra di Corea degli anni ’50) e ha continuato a essere consumata anche dopo la fine dei conflitti.

Nel Paese, la carne di cane è tradizionalmente considerata come un cibo rinvigorente, e tutt’ora è consumata soprattutto nei mesi estivi più caldi, come luglio e agosto. Nell’ultimo periodo, però, il consumo è diminuito drasticamente, e a mangiarla sono solo persone con più di 50 anni. Il consumo sembra essere calato, negli ultimi anni, per la maggiore diffusione dei cani come animali domestici. Situazione che ha creato maggiore sensibilità attorno alla questione, specialmente tra i più giovani. Non solo, anche i metodi di uccisione dei cani sono molto criticati dagli attivisti e da gran parte della popolazione.

Una legge che colpisce allevamenti e ristoranti

Secondo i dati riportati ministero dell’Agricoltura sudcoreano, nel paese esistono circa 1.100 allevamenti. I ristoranti che servono carne di cane sono circa 1.600. Trattasi quindi di un settore molto importante per l’economia del Paese, e da cui dipende la sopravvivenza di molti lavoratori. Proprio per questo, il Governo, guidato dalla persona di Yoon Suk-yeol, prevede anche compensazioni e agevolazioni per gli allevatori, per aiutarli a cambiare attività.

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