di Andrea Antinori
Stranger Things: l’inizio della fine
La storia, in modo molto prevedibile, riprende esattamente da dove ci eravamo lasciati con il settimo episodio. La rivelazione della vera identità di Vecna continua, mostrata questa volta agli occhi di Nancy. Dopodiché si passa all’elaborazione del piano per uccidere Vecna, messo in atto dal gruppo rimasto ad Hawkins. Gli altri gruppi invece si ritroveranno in qualche modo ad aiutare il piano principale, intervenendo anche in maniera molto attiva in certi casi.
Nel corso di questi 2 lunghi episodi (1 ora e 25 minuti per l’ottavo e 2 ore e 30 per il nono) vediamo la conclusione l’evoluzione di alcuni personaggi, e il riavvicinamento per altri. Tutti però hanno il loro momento, nessuno viene messo da parte, anche i personaggi più inutili nel primo volume (ad esempio Will). La stagione alla fine si conclude con un finale dolceamaro, ma che non si può di certo chiamare un vero “finale”. Infatti i dubbi che lascia sull’ufficialità di una quinta stagione sono ben pochi.
Stranger Things e un cattivo che non è solo un mostro
Finalmente Stranger Things ci regala un villain diverso da quelli precedenti, essendo che Vecna è un “umano”, che ha una morale ed un piano ben preciso. Ed è intorno a questo cattivo che ovviamente girano gli ultimi 2 episodi. A partire dalla sua genesi, fino allo scontro degli ultimi minuti, Vecna dimostra di essere una delle migliori aggiunte per la serie, tanto da legare anche le precedenti stagioni a questa in modo da renderle più coese tra di loro. Un unico problema che si porta con se è la durata dei suoi attacchi, che cambia semplicemente perché lo vuole la sceneggiatura, molto spesso inutilmente. Apprezzata la scelta di fargli mantenere i suoi ideali nonostante i tentativi di portarlo sulla retta via, dimostrando ancora una volta che Vecna/Henry/001 è un Villain con la V maiuscola.
Le trame si riuniscono per un finale spettacolare
Con l’arco di Undici e dei suoi poteri che viene a conclusione, tutto l’arco narrativo si ricongiunge con la trama principale in modo molto liscio, dato che avevano già punti in comune. Ed è proprio dal ricongiungimento fino alla fine che il vero spettacolo inizia. A partire da Undici che da sfoggio dei suoi veri poteri, fino alla battaglia fisica con i vari mostri che ritornano. Quasi tutti hanno un ruolo in questo finale, che non lascia spazio a perdite di tempo o sbagli, e che quando ci sono, risultano fatali, anche per i protagonisti. Tutta questa carne al fuoco risulta in 2 episodi pieni di azione, che scorrono abbastanza bene, andando a colmare uno dei difetti del primo volume, nonostante la durata sia addirittura aumentata.
Un’importante presenza del finale è la colonna sonora. L’utilizzo di temi nuovi e canzoni anni ’80 con anche i vecchi temi che ritornano, aumentano ulteriormente le emozioni dello spettatore che guarda le vicissitudini dei protagonisti. Sempre protagonista Kate Bush con la sua “Running Up That Hill“, ma che questa volta viene messa da parte per un istante per dare spazio a “Master of Puppets” dei Metallica, regalando quella che è probabilmente un’altra delle migliori scene di tutta la serie. Ottimi anche gli effetti speciali, che rimangono all’altezza del volume precedente, dimostrando quanto effettivamente Netflix abbia investito in questa stagione.
Stranger Things 4: considerazioni finali
Stranger Things 4 arriva ad un finale diverso dalle altre stagioni, che però dimostra di essere all’altezza di quanto mostrato nel corso dei vari episodi. Si chiudono molti degli interrogativi aperti ma se ne aprono di nuovi, che avranno il tempo di essere risolti nel corso della quinta stagione. Gli episodi finali sono lunghi, ma colmi di contenuto, che quindi ti lascia la voglia di vederne sempre di più. Stranger Things 4 ci lascia quindi con la tristezza ma allo stesso tempo con un briciolo di felicità, unito poi alle aspettative per una ultima, emozionante avventura, che chissà quando avremo l’opportunità di vedere.
Pro
- Molta azione gestita bene
- Personaggi non più protetti dal “Plot Shield”
- Musiche grandi protagoniste
- Vecna, che dimostra di essere il miglior cattivo della serie
Contro
- Gli attacchi di Vecna sono a volte rallentati, inutilmente
Voi cosa ne pensate? Vi è piaciuta questa nuova stagione? Avete ottime aspettative per la stagione finale? Fatecelo sapere sui nostri social! Noi ci rivediamo con la recensione del Volume 2! Per essere sempre aggiornati su altre news sul mondo del cinema, continuate a seguirci su Nasce, Cresce, Streamma.
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