di Sofia Monti
Come abbiamo già visto in diversi articoli, la medicina sta compiendo passi da gigante. L’ultima grande innovazione riguarda la possibilità di replicare organi e altre parti del corpo umano in tessuti vivi grazie ad una nuovissima stampante 3D. Tra i protagonisti di questa grande scoperta anche un’azienda italiana.
Stampante 3D per organi e tessuti vivi, anche grazie a un’azienda italiana
Come rende noto Sky Tg24, anche un’azienda italiana sta giocando un ruolo importante in questa grande innovazione della medicina: parliamo della Solid World, la quale ha appena aperto anche una sede a Dubai. Uno dei manager, Vito Zaccaria, ha dichiarato: “Insieme all’Università di Pisa abbiamo un brevetto per una stampante 3D che permette di andare a ricreare in tre dimensioni organi umani, tessuti vivi. La stampa di questi tessuti può essere utilizzata dalle case farmaceutiche o dal settore medicale per fare delle sperimentazioni su medicinali o sostanze. Oppure per vedere come il corpo risponde a delle terapie senza dover fare la sperimentazione su un animale e prima che sulla persona stessa“. Al momento, questa bio-stampante di ultima generazione verrà utilizzata per studiare le migliori terapie per i pazienti.
La stampante 3D in questione è di fatto in grado di riprodurre organi del corpo umano ai fini di simulazioni preoperatorie. Crea copie esatte delle parti del corpo umano, con le stesse malformazioni o peculiarità degli originali del paziente (per questo uso non in tessuti vivi). Medici e chirurghi avranno così un maggiore supporto nella preparazione per il compimento delle operazioni. Infatti, il Founder di Solid World Rizzo ha spiegato che “La stampa 3D ha incontrato ultimamente in modo estremamente sofisticato il mondo del biomedicale. In collaborazione con ospedali e centri di ricerca aiutiamo la chirurgia moderna nell’analisi pre-operatoria delle operazioni più complesse, dove è necessario creare il modello digitale a partire dalla tomografia o dalla risonanza che si ha a disposizione e stamparlo per permettere di capire precedentemente ad una operazione quali sono tutte le problematiche che il chirurgo affronterà“.
Un’importante innovazione
I ricercatori pensano che questa moderna bio-stampante nei prossimi dieci anni potrebbe permettere di stampare organi umani per trapiantati in tessuti veri a tutti gli effetti, senza dover subire il calvario delle lunghe liste d’attese. Inoltre il rischio di rigetto verrebbe tendenzialmente abbassato verso lo zero, visto che queste riproduzioni vengono fatte a partire da cellule staminali prese direttamente dal paziente. Ci sono anche altre applicazioni molto importanti, come quella di poter riparare i tessuti danneggiati, per esempio da un’ustione, usando le cellule del paziente stesso. Insomma, una grande innovazione che aiuterà tantissime persone.
Inoltre, la tecnologia 3D è anche un fattore di sostenibilità, perché permette di produrre utilizzando meno materia prima e in soluzioni più facili da smaltire.
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