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Squid Game: La sfida, alcuni concorrenti potrebbero denunciare Netflix per danni fisici

di Riccardo Cavalli

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Ispirato all’omonima serie thriller di produzione sudcoreana, “Squid Game: La sfida” ha conquistato in poco tempo la vetta delle classifiche. Attualmente, infatti, il reality è al primo posto nella top 10 degli show televisivi più visti al mondo su Netflix. Tuttavia, insieme all’enorme successo, la serie sta riscuotendo anche parecchie critiche, legate principalmente all’etica della produzione. Inoltre, come riportato da Deadline, due concorrenti (rimasti anonimi) affermano di aver subito danni fisici durante le riprese. Rappresentati dallo studio Express Solicitors, i giocatori in questione potrebbero intraprendere presto azioni legali contro Netflix.

Squid Game: La sfida, due giocatori accusano le condizioni sul set

Che “Squid Game: La sfida” non fosse un reality all’acqua di rose era chiaro fin dall’inizio. A differenza di altri show televisivi, infatti, il montepremi finale è presente, e assicura al vincitore ben 4,56 milioni di dollari. Una cifra assolutamente folle, che rievoca – seppur edulcorato – l’approccio estremo della serie madre. Nonostante le premesse, però, alcuni concorrenti sembrano non aver gradito le condizioni sul set dello show. Come riferito da Deadline, infatti, due giocatori, i cui nomi non sono stati rivelati, potrebbero denunciare Netflix per aver sofferto di ipotermia durante le riprese.

Express Solicitors (studio britannico specializzato in lesioni personali) ha dichiarato di aver già inviato lettere di reclamo allo Studio Lambert, co-produttore della serie. Le accuse dei concorrenti riguardano principalmente le condizioni di freddo a cui sono stati sottoposti nel Regno Unito. Durante le riprese di “Un, due, tre, stella!“, infatti, i giocatori avrebbero rischiato la salute dovendo rimanere immobili per lunghi periodi (a temperature basse). Ricordiamo che nel gioco (in originale “Red Light, Green Light”), i concorrenti devono sfuggire all’attenzione di una minacciosa bambola robotica.

Gran parte delle riprese sono avvenute ai Cardington Studios, un’ex base della Royal Air Force a Bedford, durante un’ondata di freddo nel Regno Unito. Le basse temperature, assieme alla necessità di non muoversi per rimanere in gara, avrebbero causato danni fisici ad alcuni concorrenti. All’epoca, Netflix confermò che tre dei 456 giocatori necessitavano di cure mediche.

Le dichiarazioni di Express Solicitors

Daniel Slade, CEO di Express Solicitors, ha affermato:

“Ci rendiamo conto che le persone potrebbero pensare che questa sia la classica battaglia tra Davide e Golia contro la società e i suoi partner di produzione. I giocatori pensavano di prendere parte a qualcosa di divertente e gli infortunati non si aspettavano di soffrire così. Ora sono rimasti feriti dopo aver trascorso del tempo bloccati in posizioni di stress dolorose a temperature fredde”.

Un portavoce di “Squid Game: La sfida” ha invece dichiarato:

“Nessuna causa è stata intentata da nessuno dei giocatori di Squid Game. Prendiamo estremamente sul serio il benessere dei nostri concorrenti”.

 

 

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