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Spagna, 15 calciatrici rifiutano la convocazione in Nazionale: ecco perché

di Alessandro Colepio

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Ha dell’incredibile quanto è successo in questi giorni in Spagna; la Nazionale femminile di calcio della Roja è in subbuglio a causa di una crisi interna, che ha portato 15 giocatrici a rinunciare alla maglia della selezione. Andiamo quindi a scoprire cosa sta accadendo…

Cosa sta succedendo in Spagna?

Come detto, ben 15 calciatrici, in contrasto col CT Jorge Vilda, hanno deciso di non rispondere alla convocazione per i prossimi impegni della Nazionale femminile; le ragazze hanno pubblicato 15 lettere personali in cui spiegano i motivi del rifiuto, legato al difficile rapporto con l’allenatore e alla situazione interna al gruppo.

Già da mesi le giocatrici erano quasi unanimi nel chiedere le dimissioni del tecnico, che però aveva il supporto della RFEF (l’organo centrale del calcio spagnolo). La situazione è quindi andata a peggiorare, fino a sfociare nel rifiuto della convocazione. E ora, la Federazione Spagnola ha deciso di prendere provvedimenti seri per quanto accaduto…

La risposta della Federazione

Come affermato nel comunicato, la RFEF ha fatto valere il diritto di affidarsi alle giovanili per sostituire le autrici del gesto, e si riserva l’autorità di “poterle escludere a vita dalla Nazionale”, se non dovessero “ammettere il proprio errore”.

La mancata presenza al ritiro sarà quindi interpretata come una grave violazione delle regole, con tutte le conseguenze che ne deriveranno. Una presa di posizione dura da parte della Federazione, evidentemente scossa dalla situazione ma forte del consenso di Alexia Putellas (ultima vincitrice del Pallone d’Oro femminile), Jenni Hermoso e Irene Paredes, le tre colonne della rosa che si sono regolarmente presentate agli allenamenti.

Il gesto delle 15 calciatrici rischia quindi di essere percepito come una mancanza di rispetto verso il sogno di tantissimi bambini e bambine, ossia giocare per la Nazionale maggiore, rischiando di alimentare ulteriormente stereotipi che purtroppo, ancora esistono verso il calcio femminile.

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