Il problema della siccità è all’ordine del giorno non soltanto in Italia; anche la Francia, infatti, è afflitta da questa grave piaga causata dal cambiamento climatico e alcuni attivisti hanno deciso di sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema in una maniera poco convenzionale.
Le temperature elevate, l’inquinamento e i cambiamenti climatici, uniti alle scarse precipitazioni dell’ultimo periodo, hanno provocato una delle più gravi situazioni di siccità degli ultimi anni. In Italia le regioni più colpite sono quelle del Centro Nord, dove anche il fiume Po, il più importante d’Italia, è in secca, arrivando a toccare uno dei livelli più bassi degli ultimi 70 anni.
Le piogge cadute negli ultimi giorni, però, non hanno in parte risolto il problema. Un problema che non riguarda soltanto il Bel Paese ma tutta l’Europa; l’intero continente, infatti, sta facendo i conti con una siccità che dura da mesi e ogni Stato ha deciso di attuare misure diverse per fronteggiarla. Nelle zone più colpite della Francia, ad esempio, è vietato innaffiare giardini o lavare auto; i campi da golf, però, sono esenti da questo divieto, cosa che ha provocato l’ira di qualche ambientalista.
Il fatto che i campi da golf siano “privilegiati”, ha spinto numerosi ambientalisti a protestare per sensibilizzare l’opinione pubblica al riguardo. Questi, infatti, considerano il golf “l’industria del tempo libero dei privilegiati” e hanno pensato di agire di propria iniziativa dato che lo Stato ha deciso di non farlo.
La fantasiosa protesta è guidata dagli attivisti di Extinction Rebellion per il clima; gli ambientalisti, dopo essere entrati nel Golf Club de Garrone, a Tolosa, hanno deciso di riempire tutte le buche di cemento, ma nemmeno le bandierine e i battitori si sono salvati dall’ira di questi ultimi. La vandalica protesta è stata documentata da qualche scatto pubblicato sui profili social del gruppo, dove si può vedere una foto ritraente un cartello con scritto: “Questa buca beve 277 litri di acqua al giorno. Pensi che beva troppo?”.
Non si è fatta attendere la risposta del direttore del circolo, Nicolas Astier, tramite il quotidiano Liberation, che si è detto pronto a sporgere denuncia. “Chi ha fatto questo sono persone poco informate sul nostro modo di usare l’acqua. Annaffiamo solo i green, una superficie equivalente a metà di un campo da calcio”.
C’è da dire che protestare per l’ambiente cementificando un prato, è una trovata piuttosto curiosa…
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