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She-Hulk, la recensione dell’ottavo episodio: i vantaggi dell’attesa

Disney+ ha pubblicato questo giovedì mattina anche in Italia l’ottavo episodio di She-Hulk, la serie di casa Marvel dedicata alla cugina del più noto Bruce Banner. Lo show, ormai arrivato alle battute conclusive, ha senza alcun dubbio mostrato diversi punti di forza ma ancor di più non è riuscito a celare le proprie mancanze; questo nuovo episodio sarà in grado di risollevarne le sorti dopo il disastro dei precedenti tre? Scopritelo nella nostra recensione!

She-Hulk entra finalmente in azione

In una puntata ricca di soprese ed introduzioni ad aprire lo spettacolo è stato, a sorpresa, nientemeno che Frog-Man. Lo sgangherato eroe si rivolge infatti a Jennifer Walters per far causa allo stilista che ha creato il suo costume da rana, reo a suo avviso di aver lavorato in maniera approssimativa. Il problema è che il sarto in questione è Luke Jacobson, lo stesso da cui Jen si rifornisce e l’unico in grado di confezionare abiti a misura di Hulk.

La causa si sposta così in tribunale, dove Jacobson non arriva certo impreparato. Anzi, lo stilista decide di farsi difendere nientemeno che da un avvocato proveniente dalla grande mela chiamato Matthew (per gli amici Matt) Murdoch. Un nemico davanti al giudice o un prezioso alleato contro un male ben più grande? Jennifer dovrà capirlo molto in fretta, o almeno prima di rompergli tutte le ossa.

Un grande eroe, anzi due

Nonostante la breve durata dell’episodio, che come i precedenti di She-Hulk stenta a superare la mezz’ora, gli eventi si susseguono incessantemente. Dopo tra puntate a dir poco soporifere vediamo infatti quello che finora è mancato alla serie; gli eroi finalmente impugnano le armi e combattono, e le scene d’azione risultano convincenti e ben dirette. Anche l’inseguimento in auto merita un plauso particolare, essendo questo tipo di scene relativamente raro nel MCU.

Anche le scene comiche e le gag strappano ben più di qualche sorriso e anche la riscrittura del personaggio di Daredevil è funzionale ai fini della trama. Meglio chiarire fin da subito, infatti, che non vedremo più il Diavolo di Hell’s Kitchen violento e serioso apparso nelle serie di Netflix. Seppur ancora molto fisico negli scontri infatti l’alter-ego di Matt Murdoch è molto più pacato nei toni, strizzando l’occhio ai toni di She-Hulk.

La coppia formata da Tatiana Maslany e Charlie Cox poi funziona a dir poco a meraviglia; i due attori sembrano trovarsi molto bene insieme, confermando come la Maslany dia ancor più prova del suo innegabile talento se affiancata ad un altri colleghi (o colleghe) altrettanto esperti. Cox in particolare appare perfettamente a suo agio nei panni del Diavolo Mascherato, riaccendendo nei fan ricordi nostalgici del suo passato su Netflix.

L’augurio, ora, è che questa incredibile accoppiata non cada nel dimenticatoio, anzi che i due possano fare nuovamente squadra in futuro, magari anche in un film. Difficile a dirsi per ora, ma chissà che il futuro non possa riservarci qualche sorpresa.

Conclusioni finali sull’ottavo episodio di She-Hulk

È inutile negarlo, l’arrivo di Daredevil ha dato nuova linfa a She-Hulk. La serie di casa Marvel, che stava affrontando un periodo “complicato”, ha infatti mostrato nuovamente i muscoli; non c’è solo il Diavolo dietro al successo, sia chiaro, ma la sua sola presenza ha contribuito a rendere questo episodio il migliore fino ad ora. Le battute funzionano (quasi) sempre, i personaggi sviluppano un’ottima chimica e finalmente vediamo un po’ di azione in scena. Il finale poi lascia la giusta dose di aspettative per l’ultima puntata, con anche il timore però che le troppe trame finora dimenticate possano tornare a galla per rovinare la fine dello show.

Pro

La coppia Maslany-Cox funziona benissimo e gli attori sembrano conoscersi da sempre;
L’umorismo si risolleva del baratro in cui era sprofondato a partire dal quinto episodio;
Il finale aperto lascia interdetti e crea sincero interesse per l’ultimo episodio.