Dopo una pausa di circa un mese in seguito all’uscita di Ms. Marvel, Disney+ ha rilasciato il primo episodio di She-Hulk, la nuova serie Marvel, dedicata alla cugina di Bruce Banner. Inizia così il suo cammino, che terminerà soltanto il 13 Ottobre. Protagonista è proprio She-Hulk, controparte femminile del Golia Verde già apparso nel MCU, che verrà qui introdotta nell’universo condiviso. Nel cast Tatiana Maslany (Jennifer Walters/She-Hulk), Mark Ruffalo (Bruce Banner/Hulk), Jameela Jamil (la malvagia Titania) e Charlie Cox (Daredevil).
Senza perdere tempo, ecco quindi la recensione del primo episodio di She-Hulk. Tra battutine, citazioni e sfondamenti della quarta parete, ci sarà da divertirsi.
Distaccandosi da (quasi) tutte le serie Marvel prodotte da Disney+, She-Hulk non aspetta il fatidico quarto episodio per narrare le origini della protagonista. La puntata è infatti quasi interamente dedicata al racconto di come Jennifer Walters sia diventata She-Hulk; si saltano i convenevoli di rito, anche a causa della durata ridotta, e in poco meno di 25 minuti la origin-story viene delineata in maniera abilissima.
La donna, con un’avviata carriera come avvocato sulle spalle, entra in contatto a causa di un’incidente con il sangue del cugino; si innesca così la sua trasformazione in She-Hulk, di cui però appare fin da subito scontenta. È infatti costretta da Bruce a nascondersi in Messico, per poter prendere confidenza con i suoi nuovi poteri ma tralasciando così il suo amato lavoro. Ci viene così data la possibilità di conoscere molti dettagli non solo sulla vita di Jennifer, sufficienti a delineare il suo carattere e la sua psicologia, ma anche di Banner.
Largo spazio è riservato infatti a Hulk, co-protagonista insieme alla cugina di questo primo episodio per la felicità di tutti i numerosissimi fan del personaggio. Certo, siamo ancora lontani dalla versione più amata del Golia Verde, che dopo Thor: Ragnarok ha fatto perdere le sue tracce. Qui l’alter-ego di Bruce Banner è più raffigurato come un uomo stanco e distrutto, che più volte intenerisce lo spettatore con alcune frasi cariche di dolore.
L’apprensione di Banner verso Jennifer appare quindi giustificata, volendo lui proteggerla da tutto ciò che egli stesso ha in precedenza dovuto affrontare. Nonostante il suo ruolo fondamentale in Avengers e Age of Ultron, l’eroe è sempre collegato al suo distruttivo alter-ego, e a poco importa il fatto che ora la mente abbia il controllo del corpo. Ma l’invidia sembra aver risvegliato in alcuni momenti la sua metà sopita, e chissà che questo non possa avere ripercussioni sul futuro del MCU. Al riguardo, ne abbiamo già parlato qui: She-Hulk: la World War Hulk è più vicina nel nuovo spot?
Il problema principale della serie, apparso fin da subito nei trailer, è senza dubbio la CGI. Parliamoci chiaro: Moon Knight aveva, fin dal primo episodio, una qualità della Computer Grafica di gran lunga inferiore. Le scene con She-Hulk e il cugino Bruce Banner sono ben fatte, e i dettagli sul volto dei due sono generalmente molto precisi. Un netto cambiamento quindi rispetto ai già citati trailer, che lasciavano invece intravedere molti difetti.
La scena senza dubbio più problematica è quella che vede i due Hulk, Jennifer e Bruce, scontrarsi, con alcuni fotogrammi di qualità nettamente più bassa rispetto al resto. La paura, ora, è che i difetti visti fin qui, e riservati soltanto a pochi secondi, possano diventare la norma nei prossimi episodi, così come successo proprio con Moon Knight. Teniamo le dita incrociate al riguardo, augurandoci con tutto il cuore che le lamentele riguardo le pressanti richieste di Marvel agli studi che si occupano della CGI non siano passate inosservate.
A ricevere invece il miglior trattamento per quanta riguarda la CGI sono stati in assoluto i piedi, veri protagonisti della puntata. Non solo quelli della protagonista, ma di tutti i personaggi più importanti, con inquadrature degne del miglior Tarantino; anzi, dopo questa serie, le quotazioni per l’approdo di Tatiana Maslany in un prossimo film del regista statunitense sembrano essersi impennate. Scherzi a parte, non ci si spiega in maniera logica questa scelta registica, ma con ogni probabilità i meme al riguardo non tarderanno ad arrivare.
She-Hulk si presenta al pubblico di Disney+ in maniera convincente e, soprattutto, senza troppe pretese. L’umorismo travolgente di Jennifer fa subito breccia nello spettatore, così come la sua capacità di rompere a proprio piacimento la quarta parete per parlare direttamente con noi. La chimica tra Tatiana Maslany e Mark Ruffalo è sorprendente, e le gag tra Jennifer e Bruce strappano ben più di qualche sorriso. Anche la CGI risulta convincente, e almeno per il momento può soddisfare anche i critici più accaniti. Una nota a parte è da riservare alla scena post-credit, forse il momento comico più alto dell’intera puntata.
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