Negli ultimi anni il sistema degli abbonamenti è entrato sempre più nella vita quotidiana di ogni giocatore, diventando un ottimo modo per accedere a molti titoli con un budget limitato al costo mensile dell’abbonamento. Xbox Game Pass, EA Play, Ubisoft+, PlayStation Plus: sempre più aziende hanno deciso di puntare con più o meno determinazione su questo nuovo modello di business.
Se finora però questo si è tradotto in un’offerta in continua espansione, con prezzi ridotti e promozioni continue, ora che il sistema e il mercato sono più maturi dobbiamo fare i conti con la realtà. In questi anni le aziende hanno fatto di tutto per ampliare la base d’utenza e conquistare quote di mercato, ma ora che questo è cresciuto queste strategie sono diventate insostenibili. Se ci mettiamo anche la situazione economica generale, e un effettivo aumento di qualità di tali servizi, è inevitabile arrivare a un aumento dei prezzi.
L’azienda che più di tutte ha spinto sui servizi in abbonamento è stata Microsoft. La casa di Redmond ha puntato infatti il tutto per tutto sul Game Pass, rendendolo di fatto la sua vera killer application. Con dei prezzi ridotti (9,99€ per il tier base e 12,99€ per l’Ultimate, che include anche il Gold, l’EA Play e il PC Game Pass), ha garantito l’accesso a un parco titoli in continua espansione, arricchito anche da tutte le produzioni first party disponibili dal Day One sul servizio. Nell’ultimo periodo inoltre è stato aggiunto il Cloud, su cui Microsoft sembra credere molto, anche se rimane ancora una feature secondaria e poco sfruttata da gran parte dell’utenza.
Soprattutto in vista delle grandi produzioni first party in arrivo nel prossimo periodo, come Starfield, Fable, Avowed o Senua’s Saga: Hellblade II, dunque, era inevitabile un aumento di prezzo. D’altronde la qualità generale del servizio è aumentata notevolmente dal 2017, anno in cui è stato lanciato su Xbox. A partire dal 6 luglio, di fatto, l’Xbox Game Pass “base” è passato da 9,99 a 10,99€, mentre l’Xbox Game Pass Ultimate da 12,99 a 14,99€. Un aumento rispettivamente di 1€ e 2€. Un rincaro sicuramente rilevante, ma che comunque non rende meno appetibile l’offerta. È interessante notare, inoltre, come Microsoft non abbia aumentato il prezzo del PC Game Pass. Questo perché, probabilmente, c’è ancora un margine di crescita non indifferente su Personal Computer.
La casa di Redmond, invero, non è stata l’unica a puntare sui servizi. A partire dallo scorso giugno, infatti, Sony ha introdotto due nuovi tier al PlayStation Plus, che ora è composto dall’Essential (che sostanzialmente è il livello base, che consente di accedere senza costi aggiuntivi a tre giochi mensili e permette di giocare online), l’Extra e il Premium. La novità è rappresentata proprio da questi ultimi due livelli, con cui di fatto Sony mira ad entrare in competizione, almeno parzialmente, con il Game Pass. Il tier Extra ha un costo mensile di 13,99€, e permette di accedere ad una libreria di titoli PS4 e PS5 abbastanza sostanziosa. Il Premium, invece, con un costo di 16,99€, garantisce l’accesso ulteriore a una serie di prove a tempo di alcuni titoli selezionati, il gioco in Cloud e un catalogo di vecchie perle dell’era PS1, PS2, PS3 e PS4.
Anche se tra il Premium e l’Extra quello più conveniente è probabilmente il secondo, da alcuni dati diffusi dalla stessa Sony è emerso come in realtà l’abbonamento più costoso sia più diffuso del tier intermedio, avendo ora circa 2 milioni di abbonati in più. Questo, anche se apparentemente possa apparire come un dato secondario, è in realtà molto interessante, dato che testimonia come, almeno su PlayStation, un’importante fetta di utenza sia disposta a pagare di più per avere tutte le feature offerte. Del resto quello Sony non è neanche l’unico servizio a costare più di 15€. Ad esempio, su Xbox è di recente sbarcato l’Ubisoft+, disponibile a 17,99€ al mese (su PC è disponibile a 14,99€).
C’è da dire inoltre che il PlayStation Plus, anche al livello Extra, offre comunque un’offerta diversa dal Game Pass di Microsoft, dato che non include le produzioni first party al Day One. Discorso diverso invece per l’Ubisoft+, che però è disponibile a un prezzo sensibilmente superiore. Con il nuovo prezzo, infatti, l’Xbox Game Pass Ultimate è ancora sotto i 15€ mensili. Un fattore, questo, che lo rende ancora il miglior servizio in rapporto qualità/prezzo.
Aldilà del fatto che sia giustificato, rimane che per i consumatori il prezzo è effettivamente aumentato, il che si traduce in costi mensili maggiori. È infatti una linea sottile quella del pricing, che facilmente può portare al superamento della soglia psicologica del prezzo dell’utente e farlo così disinteressare al servizio. Microsoft dovrà dunque dimostrare, come del resto ha già fatto in passato (così come Sony e Ubisoft), che abbonarsi all‘Xbox Game Pass è ancora conveniente, aggiungendo di mese in mese titoli sempre interessanti, arricchendo il tutto con le proprie produzioni first party.
E voi, cosa ne pensate dell’aumento di prezzo adottato da Microsoft? Lo ritenete accettabile vista l’offerta proposta? A quali servizi siete abbonati? Fatecelo sapere sulla nostra pagina Instagram! E non dimenticate di continuare a seguirci qui sulle pagine di Nasce, Cresce, Respawna per rimanere sempre aggiornati su tutto il mondo del gaming. Se l’articolo vi è piaciuto, leggete anche:
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