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Serie B: il presidente del Lecco teme combine da parte dei suoi giocatori!

di Gianluca Scognamiglio

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La situazione del Lecco in Serie B è tutt’altro che rosea. I lombardi sono nettamente all’ultimo punto in classifica e, per ammissione dello stesso presidente, sembrano ormai destinati alla retrocessione. Paolo Leonardo Di Nunno, patron dei Blucelesti, dopo la sconfitta contro il Palermo ha mostrato anche il suo timore in vista dell’ultima parte di campionato. Il rischio, secondo il presidente, è che i calciatori del Lecco possano addirittura truccare le partite…

Le parole del presidente del Lecco

Non è un periodo particolarmente felice per il Lecco e la sua tifoseria. La squadra di Aglietti si trova attualmente all’ultimo posto della classifica di Serie B con appena 21 punti raccolti in 29 giornate. Sebbene la zona play-out disti otto punti, il presidente Di Nunno non crede più alla salvezza dei suoi. All’indomani della sconfitta rimediata contro il Palermo, il patron dei lombardi si è detto ormai “rassegnato alla retrocessione”.

Il caso però riguarda la seconda parte delle dichiarazioni che il presidente ha rilasciato a ilovepalermocalcio.com. “Ancora oggi nel calcio si vendono e si truccano le partite, ho paura di movimenti strani da parte dei nostri tesserati. Spero che mettano il telefono sotto controllo a tutti” ha detto Di Nunno. La già complicata convivenza con la tifoseria del Lecco rischia di farsi ancor più infuocata…

Di Nunno contestato durante la sfida al Palermo

Non è un mistero che l’attuale patron del Lecco, Paolo Leonardo Di Nunno, non sia in rapporti idilliaci con i tifosi dei Blucelesti. Nel corso dell’ultima partita la tifoseria ha duramente contestato l’operato del patron, giudicato insufficiente dopo i risultati deludenti della stagione in corso. La risposta del presidente non si è fatta attendere. Al termine della sfida tra Lecco e Palermo è intervenuto attraverso gli altoparlanti dello stadio.

“Se buttate ancora una bomba in campo lascio Lecco. Vi ho preso in tribunale che eravate falliti, senza di me tornate in Terza Categoria” ha detto Di Nunno, rivolgendosi alla parte più calda della tifoseria. Ricordiamo, infatti, che l’attuale presidente ha acquistato la società all’asta nel 2017, salvandola dal fallimento. Staremo a vedere se l’intrigo tra Di Nunno, la squadra e i tifosi avrà ulteriori conseguenze…

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