Siamo a metà campionato e questo vuol dire soltanto una cosa: torna il Pagellone di NCC. Qui, andremo a dare le nostre valutazioni del percorso fatto fino ad ora dalle 20 squadre di Serie A. Come al solito, ricordiamo che i voti tengono conto solo della situazione legata al campionato italiano, quindi il percorso europeo non influisce sul voto. Inoltre, le valutazioni sono “bilanciate” con gli obbiettivi stagionali della squadra esaminata; ciò significa quindi che una neopromossa che sta facendo molto bene potrebbe avere un voto più alto di alcune big più in affanno. Mettetevi comodi e partiamo.
Dopo la deludente stagione dello scorso anno, in pochi credevano che gli orobici potessero tornare competitivi. Eppure, nonostante qualche uscita a vuoto, la banda di Gasperini è a quota 35 punti, a meno due dalla zona Champions League; cambiano quindi gli interpreti, con Malinovskij ceduto e Zapata e Muriel ai margini, ma non cambia la musica.
La Dea ha avuto un periodo negativo nel pre Mondiale, con 4 partite perse su 5, ma ora sembra tornata in careggiata. Anzi, nelle ultime uscite è parso di vedere la squadra degli altri anni, capace di segnare a raffica, con una difesa che però ogni tanto scricchiola. Al tecnico dei nerazzurri va un plauso speciale per la scoperta e la valorizzazione di Scalvini, Lookman e Hojlund, senza dimenticare la stagione di assoluto livello fin qui disputata da Koopmeiners.
L’esonero di Mihajlović a campionato in corso non prometteva bene, ma Thiago Motta, seppur dopo qualche scossone, ha ridato linfa a una squadra che da anni vive nell’anonimato. Vero è che gran parte del lavoro dei felsinei ricade sulle spalle di un Arnautovic in forma smagliante, autore di ben otto gol fino a qui; nonostante ciò però, potrebbe essere finalmente l’anno buono per costruire un progetto più ambizioso.
Tra le cose buone abbiamo sicuramente la valorizzazione di Ferguson, arrivato in sordina a Bologna e che sta dimostrando di essere un discreto giocatore; tra le cose meno buone invece segnaliamo una difesa ballerina, con 30 reti subite in 19 partite. Un po’ troppo per andare oltre una salvezza tranquilla.
Un voto chiaramente da spiegare: i grigiorossi non stanno facendo palesemente bene in questa Serie A, anzi, sono ultimi e non hanno ancora vinto una partita. Tuttavia, la squadra di Alvini prima e di Ballardini poi è costruita su giovani e nomi poco altisonanti, e raccoglie poco rispetto a quanto semina; di solito infatti gioca un calcio propositivo (per una neopromossa) e non sfigura, ma perde troppi punti per strada. In casa Cremonese ora bisognerà ripartire da zero, aiutando il subentrato Ballardini a compiere l’ennesima salvezza miracolosa. Il tecnico esperto in salvezze disperate sembra aver già dato un’anima alla squadra, ma occorre anche vincere.
L’esonero di Andreazzoli era stato visto come un peccato di superbia del patron Corsi, eppure Zanetti ha rivitalizzato una squadra che nella seconda parte dello scorso campionato si era adagiata sugli allori. Resta da sciogliere il nodo legato al poco apporto in termini di gol delle punte, ma giocando così potrebbero tranquillamente arrivare alla salvezza, e un plauso a parte va a Vicario, che spesso e volentieri salva la giornata dei suoi compagni.
A conti fatti, i toscani non sono particolarmente propensi a fare risultato con le big, ma vincono e pareggiano contro chi conta di più, ovvero le avversarie per la salvezza. Sono infatti cinque su sei i risultati utili ottenuti contro le avversarie di pari grado. Inoltre, i toscani si confermano avversari ostici anche per le big; pareggi con Lazio e Fiorentina, vittoria in casa dell’Inter.
Dopo anni bui, i Viola lo scorso anno avevano ottenuto una qualificazione europea di non poco conto, quindi le aspettative per questa stagione erano legittimamente più alte; è anche per questa ragione che abbiamo scelto di dare 4.5 alla campagna fino ad ora. Anche a causa di un Luka Jovic meno goleador del previsto, la Fiorentina quest’anno fatica e segna poco, e il calcio di Italiano sembra fine a sé stesso rispetto a quanto mostrato lo scorso anno.
Adesso la Fiore è in lenta ripresa, ma occorre ancora tanto lavoro; al di là dei pareggi contro Juventus e Napoli, i fiorentini hanno perso tutti gli scontri diretti contro le altre big, fatto che ha tracciato un solco di 5 punti con la coppa euorpea più vicina, ovvero la Conference. Le ambizioni però erano ben altre a inizio stagione…
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