di Lorenzo Ruggieri
La Serie A entra sempre più nel vivo, e il posticipo tra Fiorentina e Lazio ha concluso la nona giornata di campionato, un weekend in cui non sono mancate sorprese e gare spettacolari. La classifica inizia quindi a prendere forma e le distanze iniziano a delimitarsi, ma la stagione è ancora lunga. Anche questa settimana, vi proponiamo i migliori e i peggiori di questa giornata di Serie A scelti dalla redazione di NCC!
I Top della nona giornata di Serie A
Fikayo Tomori (Milan)
Nonostante un inizio di stagione non proprio all’altezza delle aspettative, l’inglese risponde alle critiche con una prestazione magistrale contro la Juventus. Difensivamente impeccabile e insuperabile nei duelli, sblocca il match sugli sviluppi di un corner consentendo alla squadra di Pioli di controllare il match, e mette alle strette Vlahovic con mestiere e intelligenza. Il centrale ha personalità da vendere, e il Milan ha finalmente ritrovato il suo beniamino.
Edin Dzeko (Inter)
Lukaku è ancora out? Nessun problema, ci pensa Edin. Realizza una doppietta che rilancia l’Inter dopo due sconfitte di fila in campionato e fa rifiatare anche Inzaghi. Esperienza, forza fisica, freddezza: in una parola, efficienza. L’attacco alla porta sul secondo gol è da far vedere e rivedere in ogni settore giovanile. La sua presenza in area di rigore è spesso una garanzia, oltre ad essere fondamentale per il club nerazzurro in attesa del ritorno del belga…
Mattia Zaccagni (Lazio)
La Lazio ingrana, vola al terzo posto e sembra raccogliere i frutti del lavoro dello scorso anno. Sarri fa girare bene la squadra e Zaccagni si muove al meglio, contribuendo alla causa con la sua capacità tecnica e intelligenza tattica. Pennella il corner sul quale Vecino mette la testa e fa 0-1, poi neanche quindici minuti più tardi si mette in proprio, raccoglie l’assist (delizioso) di Milinkovic-Savic e fa 0-2, sempre con un colpo di testa; sale così a tre gol e tre assist in campionato e si conferma in splendida forma.
I Flop della nona giornata
Dusan Vlahovic (Juventus)
Impalpabile per larga parte del match contro il Milan, il serbo finisce per essere una facile preda per la retroguardia rossonera. In particolare, il trio Tomori-Gabbia-Kalulu lo argina con poche difficoltà. Le caratteristiche dell’ex Fiorentina faticano a conciliarsi con il gioco della squadra di Allegri, per diversi tratti sterile e poco propositivo; raramente lo si vede impegnato in un uno contro uno, e troppe volte è costretto a giocare spalle alla porta. Rimandato.
Gabriele Cioffi (Hellas Verona)
Per lui parlano i numeri: una sola vittoria in nove gare, otto gol fatti, 17 subiti, sei sconfitte e diciottesima posizione in classifica. Un bottino estremamente povero, aggravato dalla sconfitta nello scontro diretto contro la Salernitana (terminato 2-1 in favore dei campani), con un gol arrivato al 94′ che è costato la panchina al tecnico ex Udinese. I nomi per il suo successore sembrano esserci già, ma adesso urge risollevare una squadra in crisi di gioco e di risultati.
Morten Hjulmand (Lecce)
Il danese gioca pochi minuti, ma purtroppo per lui bastano a complicare la vita al suo Lecce. Dura 23 minuti, infatti, il match del centrocampista, che si fa espellere per un contrasto duro su Belotti; per quanto il rosso possa risultare severo, la sua partita era già cominciata in salita, faticando e non poco in mediana contro le offensive della Roma.
Per essere sempre aggiornato sulle news provenienti da tutto il mondo continua a seguirci su Nasce, Cresce, Calcia.
Se l’articolo ti è piaciuto, potrebbero interessarti anche:
- Qualificazioni EURO2024: l’analisi del girone dell’Italia
- Chi sono i calciatori più pagati al mondo secondo Forbes? Ecco la Top10!
© RIPRODUZIONE RISERVATA