La 25esima giornata di questa Serie A si è appena conclusa e i “big match” sono stati molti, utili a definire meglio gli equilibri della lotta salvezza e quelli per l’accesso alle coppe europee. Vediamo insieme cosa ci hanno lasciato questi quattro giorni di calcio italiano…
La risposta resta inevitabilmente “si“; sono infatti 15 i punti che separano i partenopei dalla seconda della classe. La superiorità del Napoli in questo campionato è piuttosto evidente, ed è altrettanto evidente il fatto che solo alcune squadre siano in grado di competere con loro nella partita secca; ad ora, sono due le formazioni che sono riuscite a sconfiggere la corazzata azzurra, ovvero Inter e Lazio.
In ogni caso, questi “stop” non compromettono il percorso magnifico della “banda Spalletti” in questa Serie A, anzi, potrebbero renderlo addirittura più concreto; le sconfitte riportano le menti sognanti sulla terra e tengono sull’attenti le squadre. Il Napoli sa di essere molto forte, ma queste (rarissime) “docce fredde” possono aiutare i giocatori della squadra di De Laurentiis a non perdere l’attenzione per i dettagli. Probabilmente, più che riaprire una fantomatica lotta Scudetto, la bordata di Matias Vecino al “Diego Armando Maradona” potrebbe aiutare gli azzurri ad aggiustare meglio il tiro e a migliorarsi…
La rete di Theo Hernández al 95esimo non è bastata a salvare le sorti della partita che si è tenuta al “Franchi” di Firenze; i due gol segnati ai rossoneri da parte della Fiorentina hanno concluso la striscia di match vinti consecutivamente dal Milan, iniziata con l’1-0 rifilato al Torino a San Siro. Un colpo durissimo a Stefano Pioli da parte di Vincenzo Italiano, che cerca di redimere la sua squadra da un periodo difficile in Serie A.
Nella conferenza post-partita l’allenatore del Milan ha negato un possibile atteggiamento conservativo in vista del match di mercoledì contro il Tottenham, ma la prestazione dei suoi è stata senza dubbio insufficiente; si tratta, a conti fatti, di una squadra che sembrava in netta ripresa dopo la vittoria casalinga contro l’Atalanta e si è rivelata ancora piuttosto fragile. Ciò l’ha così portata al quinto posto in classifica, a parimerito con la Roma.
Vittoria tranquilla in quel di San Siro per la squadra nerazzurra di Milano, che con Mkhitaryan e Lautaro ha messo a tacere un Lecce poco convincente e poco convinto. Ordinaria amministrazione, che però sembra straordinaria considerando le ultime prestazioni dell’Inter contro le squadre meno quotate; questa vittoria scaccia così il timore del sorpasso da parte della Lazio, consentendo all’Inter di rimanere, almeno per questa giornata, al secondo posto.
Una partita non particolarmente esaltante dal punto di vista dello spettacolo; lotte a centrocampo, inserimenti più o meno efficaci di Rabiot in area, e qualche saltuario sprazzo di magia da parte dei due talenti argentini Dybala e Di Maria. Per il resto poca qualità, tanta fisicità, e in questo la Roma è riuscita a contenere la Juventus. Per quanto i bianconeri abbiano proposto di più in fase offensiva, il “pragmatismo mourinhano” ha pagato: è stato il tiro “disperato” di Gianluca Mancini da fuori area a chiudere la partita. Il Bologna e il Torino restano quindi alle calcagna dei bianconeri, e potrebbero mettere seriamente a rischio la qualificazione europea.
Il Torino di Ivan Jurić si è rilanciato nella lotta al settimo posto abbattendo una delle sue dirette rivali, ovvero il Bologna di Thiago Motta. I felsinei non hanno dato seguito all’ottima prestazione casalinga contro l’Inter, e seppur disputando una partita molto buona sul piano del gioco, non sono riusciti a segnare alcuna rete. L’arma speciale del tecnico croato del “Toro“, Yann Karamoh, si sta rivelando molto efficace, e sembra stia colmando il vuoto realizzativo degli attaccanti torinisti. I granata sono vivi, anche dopo la batosta del derby perso per 4-2 allo Juventus Stadium, che tiene i bianconeri nel posto ambito dal Torino.
Una cosa che ha fatto storcere il naso, soprattutto a tanti fantallenatori, è stato il mancato inserimento in partita di Marko Arnautović; non è ben chiaro se sia stata una scelta dettata dalla scarsa condizione fisica in seguito all’ultimo infortunio, oppure da alcune incomprensioni con Thiago Motta. Solo il tempo potrà farci capire meglio la situazione…
Un match serrato che non ha visto alcun gol messo a segno; per via di questa “sterilità”, Aquilotti e mastini sono due delle principali “candidate” per arrivare al terzultimo posto della classifica, e di conseguenza, retrocedere in Serie B. Nonostante tutto, la partita ha avuto parecchie occasioni clamorose, fra cui un palo colpito in seguito a un colpo di testa di M’bala Nzola e un gol clamoroso parato da Bartłomiej Drągowski al veronese Yayah Kallon.
Il pareggio a reti inviolate mantiene così l’equilibrio: lo Spezia rimane sopra al Verona per tre punti. Si prospetta un’intensa lotta partita per partita fra le due squadre sino alla fine della stagione, e al Verona, comunque in netta ripresa, non resta che attendere un passo falso dei rivali, che in Serie A non vincono in casa dal 17 settembre 2022, nell’ultimo derby ligure con la Sampdoria (2-1 per i bianconeri).
Anche al Luigi Ferraris del quartiere di Marassi a Genova la Sampdoria non è riuscita a rimettersi in careggiata; la Salernitana di Paulo Sousa ha infatti contenuto senza troppi patemi la squadra di Dejan Stanković, aggressiva ma poco incisiva. Si tratta comunque di un punto prezioso ottenuto dai granata di Salerno, che consente a Ochoa e compagni di mantenere il “cuscinetto” di punti che li separano dal terzultimo posto, a quota 7; punto meno utile invece per la Samp, che resta a 12 punti, 6 in meno dal Verona e 9 dallo Spezia. E il divario sembra sempre più incolmabile, giornata dopo giornata…
Partita al cardiopalma in quel di Reggio Emilia, al Mapei Stadium; i neroverdi sono riusciti ad imporsi sugli avversari nel primo tempo con due reti, a cui però ha risposto con una doppietta Cyriel Dessers nella seconda parte del match, portando l’acqua alla gola ad Alessio Dionisi. Un gol al 92esimo minuto del nuovo arrivato Nedim Bajrami ha però messo definitivamente il punto al match, che ha consegnato i tre punti al Sassuolo, nonostante la Cremonese avesse dato tutto in campo.
Il risultato di 3-2 è quindi sofferto ma dolce per gli emiliani, che confermano di essere una squadra in grado di salvarsi agevolmente. Decisamente meno positivo per i grigiorossi, che hanno offerto l’ennesima buona prestazione senza però ottenere punti; la classifica li pone ora al pari della Sampdoria, e il penultimo posto inizia a farsi pesante per i lombardi, che partita dopo partita si allontanano dalla permanenza in Serie A.
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