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I derby in Lombardia: tra Milan-Inter e Atalanta-Brescia, quante rivalità!

di Giorgio Capoccello

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Oggi parliamo, come al solito, di partite del gioco che più amiamo: il calcio. Queste partite però, sono diverse dalle altre; mentre si assiste ad esse, ogni tifoso, in cuor suo, sente una sensazione differente rispetto a quella solita. Tutto ciò perché la posta in palio è ben maggiore rispetto ai 3 punti garantiti per una semplice vittoria. Se si uscirà da quel match vittoriosi ci si guadagnerà una sorta di “predominio territoriale” sugli avversari, almeno fino al match di ritorno. Oggi infatti parliamo dei derby, e in particolare dei derby tra squadre con sede nella più popolosa regione italiana: la Lombardia.

Il derby della Madonnina: Milan contro Inter, bauscià contro casciavit!

Sicuramente il derby più rilevante, in termini di importanza per la Serie A, è il derby di Milano: Milan-Inter. Non solo per la Serie A: Milan-Inter è infatti andato in scena anche nella recente storia della Champions-League: nelle edizioni 2002/03 e 2004/05 le due squadre di Milano si sono incontrate anche nella massima competizione europea. Nel 1° caso si trattava di una semifinale, con i rossoneri che riuscirono a conquistare l’accesso alla finalissima contro la Juve, in una fase finale di Coppa dei Campioni colorata con il nostro tricolore. A trionfare fu proprio il Milan per 3-2 d.c.r. Due edizioni dopo la sfida si ripeté, questa volta ai quarti di finale della competizione. A scontarla furono sempre i diavoli, in grado di vincere l’andata 2-0 e il ritorno con un 3-0 a tavolino dopo che Dida venne colpito da un petardo. Un derby dal sapore europeo!

Bauscià e casciavit a confronto

La storia di questo derby trova il suo inizio nel 1909: da quell’anno solo in due stagioni (1980-81 e 1982-83) non si è giocato questo confronto, in entrambi i casi per la retrocessione in Serie B dei rossoneri. Fino al 1960 non si parlava però solo di una sfida calcistica, bensì anche di una questione sociale e politica. I tifosi dell’Inter erano nella maggior parte appartenenti alla borghesia cittadina, quelli del Milan invece erano rappresentanti delle classi popolari. Questa distinzione era evidente anche nei soprannomi con i quali i tifosi si rivolgevano ai rispettivi avversari. I rossoneri chiamavano gli interisti “bauscià, letteralmente “sbruffoni”, per indicare l’estrazione sociale dei nerazzurri. A parti invertite, per i nerazzurri, i milanisti erano “casciavit“, letteralmente cacciavite, proprio per simboleggiare la rappresentanza della classe operaia. Tutto ciò fino al 1960, quando le distinzioni social-economiche si appianarono.

 La S&S del derby: stadio e storia della rivalità di Milano

Argomento discusso davvero parecchio negli ultimi tempi quello dello stadio di Milan e Inter: San Siro. Se quelle mura e quell’erbetta potessero parlare, quante emozioni trasmetterebbero alle due  tifoserie (e non solo). La “Scala del calcio” ha ospitato ben 11 finali europee, tra Coppe Uefa, Coppe dei Campioni e Supercoppe. Dapprima con un solo anello e “soli” 35 mila posti, fino agli oltre 75mila raggiunti con il 3° anello (realizzato in occasione di Italia 90). Il viaggio di San Siro rispecchia un po’ l’evoluzione della rivalità che hanno avuto Inter e Milan, con una sola differenza: quest’ultima si protrarrà nel tempo anche senza San Siro, anche nel nuovo stadio.

 

Derby

Denzel Dumfries e Theo Hernandez durante il derby di Milano (@Shutterstock)

 

La storia del derby è addirittura più longeva di San Siro: inizia come già detto nel 1909, anno in cui si disputò la prima stracittadina ufficiale meneghina (nel 1908 venne giocata una amichevole a Chiasso, in Svizzera). Ad imporsi furono i rossoneri con un 3-2 in quello passato alla storia come il primo derby della madonnina. I match disputati sino ad ora sono ben 235: quasi sostanziale parità tra vittorie di Inter e Milan: i nerazzurri sono ad 87, 8 in più dei cugini, fermi a 79. Tanti anche i pareggi, ben 69. Sostanziale equilibrio anche nei gol segnati dalle due squadre, con il biscione sempre leggermente avanti al diavolo: 326 contro 310. Tra quelle 235 partite ce ne sono anche 4 che si sono disputate in Coppa dei Campioni: ancora a secco di vittorie l’Inter, a fronte di 2 pareggi e 2 vittorie rossonere.

Atalanta-Brescia: il “campanilismo” delle province lombarde

Il fenomeno del campanilismo potremmo definirlo semplicemente parlando di questo derby: Atalanta-Brescia. Per campanilismo intendiamo l’attaccamento al proprio territorio in maniera tale da indurre a preconcetti di odio verso costumi e paesi diversi. E perché associamo questo fenomeno proprio al derby tra nerazzurri e biancoazzurri? Proprio perché, sin dall’inizio della rivalità, questo derby è stato caratterizzato da avvenimenti “particolari“… Le due sfide più emblematiche nella storia della sfida sono quella della Serie A 1992/93 giocata a Brescia e quella d’andata della Serie A 2001/02.

Brescia-Atalanta 1992/93: invasioni di campo da una parte… e dall’altra!

Quello del 1992/93 è passato alla storia come il derby più iconico tra Brescia e Atalanta. Al termine della partita, che vide il Brescia trionfare per 2-0, i bergamaschi entrarono in campo, invadendo il campo del Rigamonti ed esibendo ai “cugini” bresciani uno striscione sottratto loro in un precedente scontro. A questo punto la risposta fu immediata: anche i biancoazzurri scesero in campo in massa per dar via ad una vera e propria battaglia tra tifoserie, con i bresciani che lanciarono addirittura sassi contro gli ospiti e contro le forze dell’ordine. Ora è chiaro il fenomeno del “campanilismo“?

Brescia- Atalanta 2001/02: “A Bergamo io non posso entrare!”

Il 30 settembre 2001 si disputò un altro Brescia-Atalanta passato alla storia per le vicende che hanno coinvolto l’allora allenatore del Brescia: Carlo Mazzone. Al termine della 1° frazione di gioco il Brescia era sotto 1-3 e i bergamaschi non avevano risparmiato sfottò e offese personali al mister bresciano. La partita terminò 3-3 e, al goal del pareggio finale, Mazzone corse verso il settore ospiti prendendosi la sua personale rivincita. In seguito andò incontro ad una lunga squalifica e, nella sfida di ritorno, Bergamo fu tappezzata con striscioni raffiguranti Mazzone con su scritto “A Bergamo io non posso entrare“.

Queste son solo 2 delle 66 partite disputatesi tra Atalanta e Brescia: grande equilibrio nei risultati, con il Brescia leggermente avanti con 23 vittorie contro le 20 nerazzurre. 23 anche i pareggi tra le due compagini. Anche in questo caso c’è grande equilibrio tra i gol segnati: 80 per l’Atalanta, 78 per il Brescia.

 

Derby

Atalanta (@Shutterstock)

Como-Varese: che sia Serie A o Serie D, non c’è pace in questo derby!

In questo caso parliamo di un derby spesso giocatosi in leghe minori: Como-Varese. Ciononostante, il clima tra le due compagini è stato sempre tutt’altro che rilassato, con numerosi episodi passati alla storia per l’estrema violenza che hanno riportato.

Le sfide disputate sono 59, tra Serie C1, Serie B, Coppa Italia e la più recente Serie D. Proprio nell’ultimo match, quello del 14 gennaio 2018, l’epicentro dello scontro non era più il campo ma gli spalti: le tifoserie delle due squadre si affrontarono alla fine del 3-1 per la squadra di casa, il Como. Questo spiacevole avvenimento portò al daspo per 25 tifosi comaschi che, prima e dopo la gara, aggredirono violentemente l’altra tifoseria del derby dell’Insubria. Ed è proprio da questo brutto evento che non si disputa la sfida, con le due squadre situate in categorie diverse.

Altro episodio molto significativo fu quello del 1-2 in un Varese-Como del 1990/91, disputatosi questa volta in C1. Al termine della vittoria, molto discussa, ci fu un violento scontro, con i varesini che assaltarono veementemente i comaschi che festeggiavano la recente vittoria. In quel caso si temettero davvero gravi conseguenze per entrambe le tifoserie, con il rischio di chiusura del settore ospiti per la partita di ritorno o per l’intera stagione.

Come già detto, le sfide disputate fino ad ora sono 59, con 21 vittorie del Como, 20 del Varese e 18 pareggi. Per quanto riguarda i gol fatti, il Como è avanti con 85, rispetto ai 70 del Varese.

Questi erano 3 dei derby lombardi più sentiti dalle tifoserie locali. Se volete continuare a rimanere aggiornati su tutte le news riguardanti il mondo del calcio, continuate a seguire Nasce, Cresce, Calcia!

 

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